San Colombano, 34enne trovato morto con la gola tagliata. Ricoverata l'amica / FOTO

A soqquadro la camera dove la vittima alloggiava con un'amica e collega di lavoro: si sospetta l'uso di cocaina. Trovate sulla donna molte tracce di sangue

I carabinieri davanti al bed and breakfast a San Colombano

I carabinieri davanti al bed and breakfast a San Colombano

San Colombano al Lambro (Milano), 7 dicembre 2017 - Un uomo di 34 anni, Giuseppe Spinelli, è stato trovato morto con una profonda ferita al collo in un bed and breakfast di San Colombano al Lambro, in via Collada. A dare l'allarme, attorno alle 4.30, sono stati i proprietari della villa che hanno sentito le urla dell'uomo e di un'altra ospite di 40 anni che era con lui. La donna, sotto choc e in evidente stato confusionale è stata ricoverata in ospedale ed è seguita da uno psicologo per cercare di farle ricostruire l'accaduto. 

Secondo quanto riferito dalla donna l'uomo si sarebbe ucciso in preda a un raptus, con un coccio di vetro di un vaso spaccato. La posizione della 40enne è al momento al vaglio degli investigatori. Probabilmente i due, entrambi pugliesi, avevano una relazione. Si sospetta che Spinelli e la donna abbiano fatto uso di cocaina. Entrambi dipendenti di una società di telecomunicazioni, ieri avevano partecipato a un meeting nel Piacentino. La donna è in forte stato di choc in ospedale e continua a dire che l'uomo si è ucciso in preda a un raptus, ma la dinamica è ancora al vaglio degli investigatori che non escludono l'uso di cocaina da parte di entrambi. Al momento non sono stati presi provvedimenti nei confronti della 40enne. 

La camera in cui i due hanno dormito era a soqquadro e diversi suppellettili sono stati distrutti in quello che sembra sia stato un impeto d'ira. Molte le tracce di sangue, trovate sia sulla donna sia sul percorso della vittima. La vittima, con la profonda ferita al collo è corsa fuori dalla stanza (vestito solo di pantaloni e maglietta nonostante la temperatura vicino allo zero), ha attraversato la veranda e si è accasciata nel vialetto della struttura. Quando i soccorritori sono arrivati era ancora vivo ma non c'è stato nulla da fare, la perdita di sangue è stata fatale. Per far luce sulla morte del 34enne la procura di Lodi ha deciso di avvalersi della consulenza dell'anatomopatologa Yao Chen, del dipartimento di Medicina legale di Pavia.

 

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