Drogò coppia e violentò la donna. La perizia: l'agente immobiliare "era lucido"

Secondo i periti della procura l’agente immobiliare Omar Confalonieri era perfettamente in grado di capire: il piano era studiato

L’agente immobiliare Omar Confalonieri, 48 anni

L’agente immobiliare Omar Confalonieri, 48 anni

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Milano - Omar Confalonieri, l’agente immobiliare, con ufficio in via Montenapoleone, in carcere dal 6 novembre scorso con le accuse di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni, era perfettamente in grado di capire quello che stava facendo quando drogò la coppia versando benzodiazepine nell’aperitivo, prima di violentare la donna.

È stata discussa ieri in aula, davanti al gup Massimo Baraldo, la perizia che ha certificato, come già emerso, la piena capacità di intendere e di volere. Lo scorso 3 dicembre, la donna che ha subito abusi, davanti al gip, nel corso di un incidente probatorio utile a cristallizzare le prove, ha ripercorso quel giorno "da incubo" in cui lei e il marito sono stati drogati da Confalonieri che, come ricostruito anche dall’accusa, avrebbe sciolto la "droga dello stupro" nei loro drink, sorseggiati all’ora di pranzo, in un bar vicino a casa.

Dopo di che, storditi al punto da non capire cosa stesse accadendo, i coniugi sono stati accompagnati a casa loro dal 48enne, con la scusa di vedere e valutare il garage da vendere. Arrivati all’interno del loro appartamento Confalonieri ha spogliato e violentato la donna, era già semincosciente come il marito. In casa era presente anche la figlioletta di meno di un anno che è stata ritrovata solo in un secondo momento dai nonni addormentata sul balcone di casa. Nell’udienza del 26 maggio prenderà la parola l’accusa, rappresentata dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, per la richiesta di condanna nel processo abbreviato (porte chiuse e sconto di un terzo sulla pena). La perizia, disposta dal gup, è stata firmata da Raniero Rossetti, psichiatra esperto anche nel campo delle dipendenze, e ieri è stata analizzata alla presenza anche dei consulenti delle parti. Secondo la difesa, invece, Confalonieri avrebbe agito in stato di alterazione psicofisica dopo aver assunto alcolici e cocaina. In aula era presente anche la donna vittima di abusi, assistita come parte civile dal legale Matteo Pellacani.

Intanto, va avanti un’altra tranche d’indagine per far luce anche su altri casi simili nei confronti di altre donne (quattro sono state ascoltate in Procura nelle scorse settimane) che si sono fatte avanti per denunciare ciò che avrebbero subito, con lo stesso schema dall’agente immobiliare, "seriale" già condannato a Monza nel 2009 per un fatto analogo. Un altro fascicolo a suo carico era stato archiviato nel 2010 a Bergamo.

 

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