Olimpiadi Il significato dell’evento

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Roberto

Cociancich*

Il tempo che ci separa dalle elezioni amministrative è un tempo arido per quella politica che lo passa solo pensando alle liste e ai candidati ma è un tempo fertile per chi ama Milano, desidera riprogettarla, avanzare proposte, disegnarne il volto della crescita e dello sviluppo. Quale il volto futuro di Milano, di questa città sempre sulla linea del fuoco nell’affrontare le trasformazioni tecnologiche, le convulsioni sociali, le avanguardie culturali e persino, come nel caso del Covid, le sofferenze fisiche della pandemia? Milano ha questa capacità straordinaria di riprendere a vivere e sperare nonostante le sue ferite che rimangono conficcate nel suo tessuto senza venire esibite, così come ci sono ancora oggi sulle case di porta Vittoria i segni delle pallottole sparate durante le 5 Giornate o sui pali della luce di Piazza Repubblica quelli degli ordigni esplosi durante la Seconda Guerra Mondiale. Parto da questi ricordi intrisi di violenza per parlare di ciò che mi sta a cuore: la tolleranza, la coesistenza, l’accoglienza, la pace. Davanti a noi una grande occasione per parlarne: l’organizzazione dei Giochi Olimpici invernali del 2026. È noto a tutti che nell’antica Grecia le Olimpiadi erano un tempo di tregua, di sospensione di tutte le guerre dunque di pace. Già da tempo sono in corso i progetti per costruire nella nostra città nuovi impianti, villaggi per gli atleti, collegamenti con le piste. Tutte cose ottime, per carità. Eppure Milano mancherebbe la sua grande occasione se rinunciasse a fare di quell’evento una opportunità per costruirvi intorno un discorso più ampio, una riflessione collettiva sulle condizioni che garantiscono la pace, la reciproca comprensione, la possibilità di coesistenza tra diverse culture, religioni, visioni del mondo.

In un tempo di crescenti intolleranze e nazionalismi è questo un compito che considero un

dovere. Al tempo di Expo Milano fu capace di aprire un grande discorso sul tema del cibo, della fame, dei disordini alimentari. Se Expo ha avuto successo è proprio per questa capacità che ebbe Milano di rendere un tema universale quello di un evento particolare. Che lo stesso avvenga per le Olimpiadi.

*Avvocato e già senatore

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