Olimpiadi 2026, via libera del Governo: lettera con le garanzie al Cio

L’esecutivo firma la lettera con le garanzie al Cio su sicurezza e antidoping

L'idea Olimpiadi affascina Milano

L'idea Olimpiadi affascina Milano

Milano, 11 gennaio 2019 - L’ultimo via libera del Governo per la candidatura di Milano-Cortina alle Olimpiadi invernali del 2026 è arrivato ieri poco prima delle 18.45. Una lettera in cui l’Italia fornisce garanzie al Comitato olimpico internazionale (Cio) in materia di sicurezza durante le gare olimpiche e di controlli antidoping. Il dossier tricolore è pronto, non manca più nulla, e oggi sarà inviato via posta elettronica al quartier generale del Cio nella svizzera Losanna e reso pubblico nel sito internet della candidatura italiana ai Giochi. La decisione finale del Cio tra le due sfidanti, Milano-Cortina e la svedese Stoccolma, è attesa alla fine di giugno. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti, al termine del consiglio dei ministri in cui si è parlato anche del nodo Olimpiadi, esprime soddisfazione per «il via libera del Governo alle condizioni concordate. Ora vinca il migliore». Tant’è. Torniamo al dossier italiano. I 350 milioni di euro per la realizzazione degli impianti saranno garantiti dalle Regioni Lombardia e Veneto. Sciolti anche gli ultimi nodi organizzativi: cerimonia d’apertura allo stadio di San Siro, come già noto, cerimonia di chiusura all’Arena di Verona, come sperava il governatore veneto Luca Zaia.

A Milano, oltre alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi, andranno le partite di hockey su ghiaccio nel nuovo PalaItalia da costruire nel quartiere di Santa Giulia e nell’ex Palasharp e lo short track al Mediolanum Forum di Assago. Nel capoluogo lombardo ci sarà anche uno dei due villaggi olimpici, nell’ex scalo Romana (l’altro sarà a Cortina). Sempre in Lombardia, lo sci alpino maschile è in programma a Bormio, il freestyle e lo snowboard a Livigno. In Veneto, invece, la principale sede sarà Cortina d’Ampezzo, naturalmente: sci alpino femminile, il bob, lo slittino, il curling e lo skeleton. In Trentino, in Val di Fiemme, sci nordico (Tesero), salto dal trampolino (Predazzo) e pattinaggio di velocità (Baselga di Pinè). In Alto Adige, ad Anterselva, il biathlon.

Fin qui le linee guida del dossier italiano. Ma non è detto che già oggi Milano-Cortina abbia ufficialmente una rivale. Il presidente del Coni Giovanni Malagò, infatti, replica così a una domanda su una proroga per la presentazione del dossier di Stoccolma: «Non so rispondere. Noi vorremmo comunque evitare di uscire fuori dal rispetto delle date». Ma la Svezia, ancora senza un Governo in carica, potrebbe anche ottenere uno slittamento. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, intanto, accelera: «Farò di tutto perché l’Italia vinca questa partita».

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