Nuovo stadio, il Comune non arretra: "L’opzione Sesto non ci fa paura"

Il sindaco Sala: trattiamo i due club come qualunque imprenditore

Lo stadio di San Siro (La Presse)

Lo stadio di San Siro (La Presse)

Milano, 10 novembre 2019 - Non arretra Giuseppe Sala. Il sindaco è deciso a far rispettare a Milan e Inter le condizioni poste dalla Giunta e dal Consiglio comunale e fa sapere di non essere preoccupato dall’ipotesi che i rossoneri o entrambi i club possano decidere di lasciare in un colpo solo sia San Siro sia l’area di San Siro per andare a costruire il nuovo stadio a Sesto San Giovanni.

A quanto pare, il primo cittadino non considera concreto il rischio che rossonerazzurri approdino sulle ex aree Falck. Le sue parole, allora. «Se Milan e Inter – dice il sindaco nel corso dell’intervista rilasciata al Festival organizzato da Linkiesta al Teatro Parenti – decideranno di andare a Sesto perché darà loro condizioni tali per cui potranno costruire molto di più, sarà una loro libera scelta. Spiacevole per noi ma per lo spauracchio di Sesto non possiamo concedere condizioni al di là di quelle che concederemmo a qualunque operatore desideroso di fare iniziative su Milano». E le condizioni alle quali si riferisce Sala sono quelle approvate solo venerdì in Giunta. Due in particolare, quella che respinge ai due mittenti la richiesta di maggiori volumetrie per costruire spazi commerciali, uffici e hotel nell’area immediatamente a ridosso del nuovo stadio e quella che vieta la demolizione di San Siro.

Condizioni che rischiano di minare alle fondamenta il piano economico-finanziario prospettato dai club, un piano che prevede un investimento da 1,2 miiliardi di euro sull’area di San Siro per realizzare lo stadio nell’attuale parcheggio, come ovvio, ma anche, proprio di fianco, un distretto multifunzionale indispensabile per far rientrare Milan e Inter dall’investimento per il nuovo impianto. Nel dettaglio, la spesa sarebbe equamente divisa: 600 milioni per il nuovo stadio e altrettanti per il distretto ricettivo-commerciale. Nella delibera si legge, infine, che Milan e Inter dovranno «presentare uno studio di fattibilità aggiornato» alla Giunta, tenendo conto delle condizioni menzionate, in primis «il mantenimento e la rifunzionalizzazione» del Meazza. Da qui riparte Sala: «La trattativa non parte in salita ma come tutte le cose complesse merita tempo e attenzione. L’atteggiamento dell’amministrazione è tutto meno che provocatorio. Offrire il Pgt vuol dire offrire 90mila metri quadrati: mi pare un principio di equità. Se il tema è lo stadio (e non il commerciale, ndr), credo che si potrà andare avanti. Noi abbiamo fatto la nostra parte, vedremo quali saranno le reazioni. Io sono abbastanza ottimista».  

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