Achille Colombo Clerici Secondo recenti dati, Milano è cresciuta in termini di investimenti esteri ed è stata l’unica città in Europa, insieme a Berlino, ad avere superato i livelli pre-covid. Il capoluogo lombardo sta attraversando un passaggio storico epocale: ha cessato di essere solo la capitale morale ed economica del Paese (cioè il terminale gerarchico del sistema Italia) ed è divenuta una delle capitali dell’Unione Europea (uno dei terminali del sistema europeo). Se si considerano gli ultimi cinque anni (2018-2022), i progetti di investimento a Milano e in Lombardia sono 296 su un dato nazionale di 705. Un trend sempre in crescita con un passaggio dai 59 progetti nel 2018 agli 86 nel 2021. Numeri importanti anche per valori espressi. Nel 2020 hanno totalizzato 1,78 miliardi di euro a fronte di 1,28 miliardi di euro del 2019. Un volano fondamentale per i potenziali nuovi posti di lavoro creati, 13.673, e i possibili investimenti generali, 5,785 miliardi di euro. Tale sviluppo ha le sue basi nella forte internazionalizzazione delle imprese. All’inizio del 2020 le imprese a partecipazione estera con sede operativa principale localizzata nella provincia di Milano erano 4.790, con oltre 507mila addetti e un giro d’affari di 243,5 miliardi di euro. La sola provincia di Milano ospita oltre un terzo di tutte le imprese a controllo estero censite in Italia e il suo peso sale al 39,1% del totale nazionale. A dare ulteriore impulso al ruolo di Milano sono le risorse del PNRR: quasi 3,5 miliardi di euro, un importo che potrà anche essere ampliato. A tal fine il Comune ha presentato 64 progetti del valore complessivo di 4,7 miliardi e dato vita a una task force, denominata “Infrastrutture del territorio” per implementarli. A fare la parte del leone sono soprattutto la riqualificazione delle periferie e i bandi per l’edilizia scolastica; ma investimenti importanti sono previsti per cultura, mobilità, salute. Tra le prossime realizzazioni, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, la linea metrotramviaria tra Niguarda e Cascina Gobba e Bausan-Villapizzone, la realizzazione a Milano e in Lombardia di 187 case di comunità e di 60 ospedali di comunità. Con tali prospettive, per Milano e la regione risulta prioritario rafforzare la politica industriale costruendo la propria autonomia strategica.

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Casa, città, società



Achille Colombo
Clerici
Secondo recenti dati, Milano è cresciuta in termini di investimenti esteri ed è stata l’unica città in Europa, insieme a Berlino, ad avere superato i livelli pre-covid. Il capoluogo lombardo sta attraversando un passaggio storico epocale: ha cessato di essere solo la capitale morale ed economica del Paese (cioè il terminale gerarchico del sistema Italia) ed è divenuta una delle capitali dell’Unione Europea (uno dei terminali del sistema europeo). Se si considerano gli ultimi cinque anni (2018-2022), i progetti di investimento a Milano e in Lombardia sono 296 su un dato nazionale di 705. Un trend sempre in crescita con un passaggio dai 59 progetti nel 2018 agli 86 nel 2021. Numeri importanti anche per valori espressi. Nel 2020 hanno totalizzato 1,78 miliardi di euro a fronte di 1,28 miliardi di euro del 2019. Un volano fondamentale per i potenziali nuovi posti di lavoro creati, 13.673, e i possibili investimenti generali, 5,785 miliardi di euro. Tale sviluppo ha le sue basi nella forte internazionalizzazione delle imprese. All’inizio del 2020 le imprese a partecipazione estera con sede operativa principale localizzata nella provincia di Milano erano 4.790, con oltre 507mila addetti e un giro d’affari di 243,5 miliardi di euro. La sola provincia di Milano ospita oltre un terzo di tutte le imprese a controllo estero censite in Italia e il suo peso sale al 39,1% del totale nazionale. A dare ulteriore impulso al ruolo di Milano sono le risorse del PNRR: quasi 3,5 miliardi di euro, un importo che potrà anche essere ampliato. A tal fine il Comune ha presentato 64 progetti del valore complessivo di 4,7 miliardi e dato vita a una task force, denominata “Infrastrutture del territorio” per implementarli. A fare la parte del leone sono soprattutto la riqualificazione delle periferie e i bandi per l’edilizia scolastica; ma investimenti importanti sono previsti per cultura, mobilità, salute. Tra le prossime realizzazioni, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, la linea metrotramviaria tra Niguarda e Cascina Gobba e Bausan-Villapizzone, la realizzazione a Milano e in Lombardia di 187 case di comunità e di 60 ospedali di comunità. Con tali prospettive, per Milano e la regione risulta prioritario rafforzare la politica industriale costruendo la propria autonomia strategica.

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