ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Id spoofing, nuova truffa agli anziani: telefonate da carabinieri e banche. Ma il numero di chi chiama è falsificato

Sul telefono appare un’utenza realmente in uso a enti o forze dell’ordine. I consigli dell’Arma dei carabinieri nel Milanese e l'appello: “Chiamate subito il 112”

Allarme truffa Id Spoofing

Allarme truffa Id Spoofing

Milano, 15 marzo 2024 - Il modus operandi è sempre lo stesso: le vittime ricevono telefonate da utenze all'apparenza riconducibili a caserme dei carabinieri o istituti bancari in modo carpire la fiducia. I truffatori cominciano a chiedere informazioni personali sui conti bancari, chiedono di fare operazioni o accertamenti e riattaccano. In realtà si tratta di falsi identificativi del chiamante realizzati attraverso chiamate VoIP utilizzando la tecnica fraudolenta del cosiddetto "Id spoofing".

Il meccanismo ingegnoso consiste nel modificare il numero del chiamante fingendo di essere la caserma dei carabinieri, un istituto bancario, aziende del gas, allo scopo di spingere le vittime a trasferire denaro o comunicare dati personali.

L'ultimo caso poche settimane fa a Pregnana Milanese, vittima un pensionato di 68 anni. Ma non è l'unico, purtroppo, truffe telefoniche di questo genere si stanno verificano in tutto il territorio della città di Milano e dell'hinterland, soprattutto ai danni di anziani. I carabinieri del Comando provinciale di Milano lanciano l'allarme, ricordano il loro impegno quotidiano per prevenire questi spiacevoli episodi e rivolgono a tutti un appello, "per realizzare un’azione efficace è necessaria ed indispensabile la collaborazione tra le istituzioni ed i cittadini, perciò tutti coloro che notano persone o situazioni sospette devono prontamente contattare il numero unico di emergenza 112. Le vittime delle truffe possono sempre rivolgersi, senza esitazioni e tempestivamente, alle nostre caserme, dove troveranno ascolto, comprensione ed un aiuto concreto".

Al telefono, ma non solo, i truffatori, approfittando di persone spesso sole, presentandosi come carabinieri (o come tecnici di acqua o gas), spesso riferendo di falsi gravi incidenti accaduti ai familiari, convincono le vittime a consegnare loro denaro o monili in oro e poi si allontanano. Solitamente le anziane vittime restano frastornate e spesso si vergognano e non raccontano l'accaduto ai familiari e non presentano denuncia.

Ecco allora qualche informazione per evitare di cadere in trappola: i carabinieri si presentano in coppia, indossano la divisa, arrivano con un auto di servizio e sono sempre dotati di tesserino di riconoscimento. Non chiedono mai la consegna di denaro o monili né di ispezionare l’appartamento per verificare che non sia stato visitato dai ladri. Le aziende di servizi come acqua o energia elettrica, invece, non mandano funzionari a casa a riscuotere l’importo delle bollette ed annunciano sempre anticipatamente all’utente, l’invio di tecnici, specificando data, ora e motivo dell’intervento.

Per le truffe telefoniche occorre prestare attenzione a messaggi che contengono richieste sospette, come comunicare i propri dati tra cui codice pin o password o trasferire denaro tramite un link, anche se proviene da un indirizzo email apparentemente riconducibile alle forze dell'ordine od alla Banca. "Certamente il consiglio più importante è quello di diffidare degli sconosciuti, in quanto i truffatori si presentano con apparenza distinta, sorriso cordiale, massima disponibilità, al fine di conquistare la fiducia delle vittime per introdursi nelle loro abitazioni pronti ad appropriarsi di denaro e gioielli", spiegano dall'Arma. In ogni caso, nel dubbio, contattare immediatamente il 112 per verificare l’identità degli interlocutori, soprattutto se si presentano come carabinieri.