"Non dimentichiamo i morti" Cippo per le vittime di Covid

Domenica la cerimonia in memoria dei 150 melzesi falcidiati dalla pandemia

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di Barbara Caderola

Sarà un cittadino melzese che perse il fratello al via della prima, tragica ondata, a tagliare il nastro. Con lui i rappresentanti di altre due famiglie, a loro volta colpite dalla perdita di un congiunto nei primi giorni del dilagare della pandemia "da cui, purtroppo, ancora non siamo del tutto usciti". Sotto l’involucro che nei giorni che precedono la cerimonia protegge il piccolo monumento, un cippo "semplice - dice il sindaco Antonio Fusè - come persone meravigliosamente semplici erano gli oltre 150 cittadini che abbiamo sacrificato al Covid. Avrei voluto incidere tutti i loro nomi, chiaramente non è stato possibile". L’inaugurazione del cippo commemorativo delle vittime del Sars Cov2 a Melzo si tiene domenica 20, alle 11,30, al Parco Cristina Belgioioso di viale Europa. Un’area verde centrale e molto frequentata. "L’abbiamo scelta per questo - dice Fusè - e non è stata un’idea delle ultime settimane. Avevo già deciso di ricordare questa tragedia molto tempo fa. Ora speriamo davvero che possa rappresentare l’uscita dal tunnel. Nonostante la tristezza e la preoccupazione di questi giorni, per altre e ben note ragioni". Alla cerimonia parteciperanno istituzioni, famigliari, associazioni, la Filarmonica per un momento musicale celebrativo. Il monumento già collocato nel parco è lineare e pulito, su un cippo di marmo svetta l’immagine di un operatore sanitario che tiene fra le braccia un’Italia sofferente. Nella targa il ringraziamento a forze dell’ordine, protezione civile, associazioni di volontariato "e a tutti i liberi cittadini che hanno collaborato alla gestione dell’emergenza". L’invito è girato a tutta la cittadinanza: "La data del 18 marzo 2020 è indelebilmente impressa nella nostra mente. Anche nella nostra Melzo il virus ha ucciso, solo oggi, a quasi due anni, la situazione è in miglioramento. E non possiamo dimenticare chi non ce l’ha fatta". Il cippo pronto al vernissage installato ma ‘impacchettato’ e sotto controllo: "Mi vergogno quasi a pensarlo - così il sindaco - ma temo danneggiamenti, c’è chi non si ferma davanti a niente". Le tre famiglie scelte come "testimonial" o meglio testimoni: "Sono fra le prime che hanno perso un loro caro. Senza nemmeno poterlo salutare con dignità".

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