Non basterà lo spirito di Edoardo

Alberto

Mazzuca

Al mercato comunale di Milano le fragole della Basilicata sono passate da 7 euro a quasi otto al chilo. Sembra una sciocchezza quando in un anno i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati dell’11%. Ma andatelo a dire agli italiani che si ritrovano già con il forte rincaro delle bollette a causa dei prodotti energetici in rialzo, con Kiev che ha chiuso uno dei due gasdotti russi verso la Ue, con i mutui della casa che superano il 2%, con lo spread che ha superato quota 200 e il rendimento dei Btp decennali è superiore al 3%. E tutto questo, osserva un esperto come Luigi Campiglio, docente di economia alla Cattolica, quando tra maggio e giugno l’Italia emetterà titoli di Stato per oltre 80 miliardi di euro finendo per trovarsi sotto pressione dal momento che a luglio c’è il rischio di un rialzo dei tassi da parte della Bce. Insomma, il quadro è davvero pesante, in tutti i settori. I responsabili dei crac bancari finiscono alla fine per essere quasi tutti assolti con evidente grande gioia dei risparmiatori che hanno visto sfumare i loro quattrini, troppo spesso emergono episodi di malagiustizia, i politici danno una mano con il loro comportamento che ha molto poco a che fare con la serietà di una vera classe dirigente, i delinquenti crescono, a Roma i boss della ‘ndrangheta ammettono di essere considerati alla stregua di un Papa, il 12 giugno c’è il referendum sulla giustizia e nessuno sa esattamente di che si tratti, la Ue mostra le sue debolezze legate ai Paesi dell’Est. Malintesi che emergono con chiarezza nel saggio di Milan Kundera, “Un Occidente prigioniero”. Un saggio ripubblicato da Adelphi, presentato a Milano ed in cui il poeta e scrittore ceco aveva a suo tempo messo in evidenza “la voglia d’Europa”, una spinta quasi rivoluzionaria, che dopo la caduta del Muro di Berlino aveva spinto i Paesi dell’Europa centrale ad avvicinarsi al mondo occidentale. E noi invece che facciamo? “Adda passà a nuttata” diceva con ironia Edoardo De Filippo in “Napoli milionaria”. Ma non è sufficiente, c’è bisogno di quella spinta rivoluzionaria.

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