No Vax, tremila in corteo

I No vax non mollano. Per il sesto sabato consecutivo, il variegato popolo di negazionisti, anti-vaccinisti e nemici del Green pass ha sfilato per le vie del centro in palese violazione delle normative per il contenimento della pandemia, che vietano ancora i cortei. Stavolta, però, alcuni di loro hanno decisamente alzato il tiro, assaltando un gazebo allestito in piazza XXIV Maggio dai militanti del Movimento 5 Stelle per la raccolta firme a sostegno della candidata sindaco Layla Pavone. Come già accaduto nelle precedenti cinque occasioni, i rappresentanti di varie sigle (dal movimento 3V all’associazione "Ancora Italia", dal forum "Non nuocere" al "Fronte del dissenso") si sono ritrovati in piazza Fontana a metà pomeriggio, per poi spostarsi in piazza Duomo: esposti cartelli contro la "dittatura sanitaria" e le "misure antidemocratiche" varate dal Governo Draghi; molti i cori in memoria di Giuseppe De Donno, ex primario di Pneumatologia dell’ospedale Poma di Mantova e padre della terapia anti-Covid a base di plasma iperimmune, diventato dopo il suicidio il medico più apprezzato dai partecipanti al "No paura day". Poi i circa tremila manifestanti sono partiti in corteo lungo via Torino, arrivando prima alle Colonne e poi sui Navigli. Lì è scattato il raid contro il gazebo M5S: a terra sedie, tavoli e volantini; solo l’intervento della polizia ha evitato che la situazione degenerasse.

"Sono costernata e amareggiata per ciò che accaduto, la violenza non è nel dna di Milano", il commento di Pavone. "Si tratta di un episodio gravissimo – ha aggiunto il deputato Stefano Buffagni –. Massima solidarietà ai nostri attivisti, che non hanno risposto alla violenza e alle provocazioni. Mi auguro davvero di non dover più assistere a scene di questi tipo, cittadini contro cittadini. La violenza va sempre condannata!".