No Vax, la Questura blocca i cortei "Presidio statico all’Arco della Pace"

Rigide prescrizioni agli organizzatori delle iniziative precedenti. Ma le chat rilanciano: domani in piazza Fontana

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di Nicola Palma

Le regole sono chiarissime e stringenti: niente corteo, al massimo un presidio statico all’Arco della Pace. Rigide prescrizioni che puntano sia a dare un segnale forte a chi pensa di poter fare ciò che vuole in piazza sia a evitare il caos provocato dai No vax sabato scorso, quando cinquemila manifestanti hanno cambiato percorso "forzando" lo schieramento delle forze dell’ordine in corso Venezia e bloccato il traffico a più riprese nel tragitto dai Bastioni a piazzale Loreto. Ora, però, bisognerà vedere se il popolo degli anti-vaccinisti si adeguerà ai divieti o se cercherà di aggirarli, ritrovandosi come sempre in piazza Fontana alle 17 per poi muoversi per le vie del centro senza una meta precisa. Partiamo da quanto stabilito ieri dal questore Giuseppe Petronzi, a valle del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto a Palazzo Diotti dal prefetto Renato Saccone. In vista di una probabile nuova iniziativa non preavvisata contro il green pass, che dovrebbe svolgersi domani pomeriggio, via Fatebenefratelli ha notificato 16 provvedimenti amministrativi ad altrettanti No vax ritenuti "promotori di fatto" delle iniziative andate in scena negli ultimi otto sabati (dal 24 luglio in avanti).

Ecco la prescrizione: l’eventuale "ulteriore manifestazione di contestazione alle misure adottate dal Governo per la gestione dell’emergenza pandemica" dovrà svolgersi esclusivamente in forma statica in piazza Sempione. Come sono stati individuati i 16 destinatari? Tra coloro che nelle scorse settimane hanno guidato gli altri partecipanti, convocati via social, assumendo "un ruolo occasionalmente trainante" e "dettando tempi e modalità di estrinsecazione della protesta, risultate spesso non compatibili con l’ordinario esercizio di altre prerogative (per esempio la circolazione stradale)". In particolare, i 16 sono stati identificati come "promotori di “fatto” delle citate manifestazioni, durante le quali hanno assunto un ruolo attivo, posizionandosi alla testa del corteo e incitando gli altri partecipanti a seguirli nei percorsi di volta in volta improvvisati". Tra loro, sei giorni fa, c’erano pure tre ex esponenti di Forza Nuova (denunciati dalla Digos per manifestazione non autorizzata insieme ad altri 12), compreso l’ex candidato sindaco Marco Mantovani. "All’esito di una valutazione condivisa con la Prefettura e i competenti uffici comunali – si legge ancora nella nota della Questura – piazza Sempione, ove non sono previste concomitanti attività, è stata individuata “no green pass” di sabato 18 settembre".

Scelta una location molto più gestibile dal punto di vista dell’ordine pubblico rispetto a piazza Fontana, che invece è vicinissima a piazza Duomo e alle vie dello shopping del centro. La stretta anti-manifestazioni arriva dopo la recente escalation: dall’assalto il 28 agosto al gazebo del Movimento 5 Stelle (12 denunce e 4 perquisizioni) ai blocchi stradali dell’11 settembre in corso Buenos Aires (29 denunce). "Non è pensabile che ogni sabato la città soffra come ieri. Ieri c’è stato un salto di qualità nella protesta perché sono arrivati a occupare il suolo pubblico. È questo non è accettabile", aveva affermato il sindaco Giuseppe Sala all’indomani dell’ultimo corteo. Basteranno le prescrizioni della vigilia a scongiurare l’ennesima protesta fuori dalle regole? A giudicare dai messaggi che circolano sulle chat Telegram dei No vax, a cominciare dalla frequentatissima "Basta dittatura" (42mila iscritti), i negazionisti hanno intenzione di presentarsi comunque in piazza Fontana: "Ci vediamo alle 18".

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