Niente ristorante, PizzAut si trasforma in street food

La coda lunga dell’epidemia ha impedito al gruppo di inaugurare il locale gestito da ragazzi autistici

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Svolta per PizzAut, il Covid spinge i ragazzi di Nico Acampora sul bus e l’azienda più inclusiva della Martesana si trasforma in street-food. Tutta colpa dell’epidemia che ha impedito al gruppo di inaugurare il primo ristorante della sua storia a Cassina, nell’area dell’ex Nokia, dove è tutto pronto da tre mesi, "ma le misure anti-contagio sconsigliano di aprire in questa fase", spiega l’assessore-fondatore. Così è nata l’idea della pizzeria volante, che ha visto la luce sempre grazie alla generosità di tanti donatori, gli stessi che hanno permesso ai ragazzi autistici di costruirsi passo dopo passo questo lavoro. "Un’esperienza che ha cambiato la nostra vita", ripetono le famiglie orgogliose del percorso fatto sin qui.

Un anno fa, il servizio a Palazzo Madama per un centinaio di senatori è stata la ciliegina sulla torta di un progetto nato per sconfiggere il pregiudizio con l’aiuto di Internet e della televisione. Il passaggio a "Tù sì que vales" su Canale 5 si è rivelato essenziale per il sodalizio che dal 2017 ha raccolto sostenitori e fondi, riuscendo a realizzare il sogno dell’autonomia.

Il bus-pizzeria oltretutto servirà a dimostrare quel che i protagonisti di questa avventura raccontano nelle scuole e nelle aziende, dove vengono invitati a raccontarsi. "Ora, potremo anche fare assaggiare quel che facciamo", dice Acampora. Il primo cliente è già in nota: si tratta della multinazionale svedese Assa Abloy con sede a Carugate, appena ha saputo dell’iniziativa, ha chiamato. Per aggiungersi alla lista bisogna scrivere una e-mail all’indirizzo prenotazioni@pizzaut.it e il camper arriverà.

Barbara Calderola

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