Niente fondi per la nuova Marconi

Il progetto di ricostruzione della primaria di Pero non rientra tra quelli finanziati da Regione Lombardia

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di Roberta Rampini

Mancato finanziamento per il nuovo polo scolastico che il Comune di Pero voleva realizzare in via Papa Giovanni XXIII. Il progetto presentato dalla giunta comunale di centrosinistra, infatti, non ha ottenuto il contributo di Regione Lombardia, pur essendo 13esimo in graduatoria su un totale di 118 progetti presentati. "Ora l’auspicio è che Regione metta presto a disposizione altre risorse", commenta rammaricato il sindaco Maria Rosa Belotti. La graduatoria del bando regionale “Spazio alla scuola” è stata pubblicata nei giorni scorsi: nove le nuove scuole che riceveranno da Regione Lombardia un contributo che varia dai 5 agli 8 milioni di euro, quella di Pero pur essendo in graduatoria non sarà finanziata.

"Purtroppo, per mancanza di risorse, il nuovo polo scolastico per ora non potrà essere realizzato – aggiunge il sindaco – ora speriamo che Regione Lombardia, valutata la necessità di nuove scuole, metta presto a disposizione dei Comuni altre risorse. Il dato da sottolineare è che il nostro progetto è stato giudicato molto bene, segno che risponde in maniera ottima agli standard richiesti sia dal punto di vista della struttura, sia della didattica. Questo conferma che la scelta strategica dell’amministrazione, che punta alla realizzazione di una nuova scuola, è quella corretta. In attesa dell’auspicato rifinanziamento della misura, il Comune continuerà a garantire un adeguato livello di manutenzione ordinaria e straordinaria della scuola, come fatto in questi anni".

Il progetto presentato dall’amministrazione comunale perese prevede la costruzione di un unico polo scolastico per accorpare le due scuole primarie, la Marconi e quella situata nella frazione di Cerchiate, con il conseguente trasferimento dell’attuale scuola media (che sarebbe poi demolita) nella primaria Marconi. Un’opera da 13 milioni di euro molto contestata da cittadini e genitori, tanto che lo scorso anno si erano mobilitati con raccolte di firme e manifestazioni di protesta per chiedere al Comune di fare dietro front.

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