Aggressione a Niccolò Bettarini, chieste quattro condanne a 10 anni

Stessa richiesta per tutti gli aggressori, accusati di tentato omicidio aggravato

NIccolò Bettarini in Tribunale con il suo avvocato Alessandra Calabrò

NIccolò Bettarini in Tribunale con il suo avvocato Alessandra Calabrò

Milano, 26 settembre 2018 - Il pm di Milano Elio Ramondini ha chiesto quattro condanne a 10 anni di carcere nel processo con rito abbreviato a carico dei quattro giovani aggressori di Niccolò Bettarini, figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini, colpito con calci, pugni e otto coltellate lo scorso 1 luglio davanti a una discoteca milanese. Il reato contestato agli imputati è tentato omicidio aggravato.

Stando a quanto è stato riferito (l'udienza si è svolta a porte chiuse), il pm non ha distinto i ruoli dei singoli aggressori, ritenuti tutti "pienamente responsabilita'" nell'agguato ai danni di Bettarini. Nella prossima udienza, fissata al 30 novembre, prenderanno la parola sia gli avvocati degli imputati che Alessandra Calabò, legale del giovane, che oggi si è costituito parte civile. "Siamo molto soddisfatti - ha affermato l'avvocato del ragazzo - perché il pm, data l'elevata aggressività degli imputati, è partito dal massimo della pena per conteggiare la richiesta di condanna, ridotta da 15 a 10 anni con lo sconto previsto dal rito abbreviato". Niccolò Bettarini era presente in aula e ha incrociato gli sguardi dei suoi aggressori. "Vedendoli ho provato tanta rabbia", ha detto, senza voler aggiungere altro: "Parlerò a fine partita, ho fiducia nella giustizia".

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