Nel centro storico a caccia di bellezze (e fantasmi)

Due giorni alla scoperta del gioiello della Martesana. A fare da guida, i liceali

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A fare da guide, i liceali del Giordano Bruno di Melzo, i luoghi sono quelli magici del centro storico di Inzago. Un viaggio tra i fantasmi del borgo medievale per le Giornate del Fai di Primavera che nel weekend fanno tappa in Martesana. La trentesima edizione della kermesse che negli anni ha aperto 14mila tesori da Nord a Sud del Paese a 11 milioni di visitatori passa anche dal territorio. "La storia più antica del borgo si snoda attorno a due piazze: la Maggiore, un grande vuoto, e di Vona, con la parrocchiale e due edifici mirabili", spiegano gli organizzatori. Per adulti e ragazzi la possibilità di scoprire le bellezze del luogo che solo nel Quattrocento divenne città d’acqua, il Naviglio si trasformò in confine Sud dell’abitato dove sorsero alcune delle ville storiche del paesino. "A nord scorre la roggia Crosina, derivata dal canale a Cassano per azionare un complesso di mulini ed irrigare i giardini locali, poi prolungata sino a Gessate. Ne rimangono ancora scorci suggestivi". Cosa si scoprirà durante le visite? Piazza di Vona, nuovo baricentro del borgo chiuso a Nord da palazzo Piola, ora Municipio, e a meridione da villa Gnecchi. "La residenza ha origini antiche il primo nucleo risale al XV secolo quando ospitava Ambrogio Raverti e la moglie Lucia Marliani che sposò nel 1473 e che divenne l’amante del duca Galeazzo Maria Sforza, piena di beni e di titoli feudali". E piazza Maggiore, costruita sulle ceneri di un castrum del X secolo di cui non c’è più traccia e forse sagrato di Sant’Apollinare, demolita per fare spazio a Santa Maria. Visite dalle 10 alle 17 oggi e domani. Turno ogni mezz’ora per gruppi di 15 persone. La partenza dell’itinerario è fissata nel cortile di Villa Facheris. Bar.Cal.

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