Negozi aperti a Milano, ma solo nelle zone centrali: dove fare la spesa

Un negozio su due in periferia sarà chiuso fino al 21 agosto, "Ma non dopo, c’è il rischio di perdere clienti"

Negozi chiusi in periferia

Negozi chiusi in periferia

Quasi tutti i negozi rimarranno aperti in centro e in altri quartieri ad alta densità umana questa settimana. Una serranda su due rimarrà invece abbassata nella periferia "pura". "La Milano tutta chiusa per ferie di un tempo non esiste più. Quarant’anni fa bisognava recarsi vicino al Duomo anche solo per bere un caffè o trovare un tabacchi aperto nei giorni a ridosso di Ferragosto. Oggi anche nei quartieri periferici rimangono in funzione i minimarket, gli alimentari di vicinato e i negozi di ricambi di cellulare. Fra gli stessi bar la scelta di chiudere non è presa da tutti", commenta Gabriel Meghnagi, presidente della rete associativa di vie di Confcommercio Milano.

Secondo una stima di Confcommercio Milano "il 98%" delle attività commerciali dell’abbigliamento fra le strade più famose come via Torino, corso Vittorio Emanuele II o Buenos Aires ha deciso di stare aperto nella settimana inaugurata dal giorno di Ferragosto che rappresenta (con i sette giorni precedenti) lo zenit del periodo vacanziero.

La situazione che si registra al confine del "limes" rimane diversa rispetto al Duomo. "Nei quartieri di periferia il 50% dei negozi fashion rimarrà chiuso questa settimana", spiega Meghnagi. Un regime doppio, quello fra centro e periferia, che ha una spiegazione logico-commerciale: nelle zone più battute dal flusso inarrestabile del turismo dall’Europa e dall’America (a luglio, ultimo dato disponibile, a Milano sono arrivati quasi 700mila turisti, +7% rispetto allo stesso mese del 201) l’apertura estiva è conveniente per i titolari. Ad alimentare il flusso di cassa peraltro non ci sono solo stranieri con la mania dello shopping ma anche i residenti dei quartieri più desertificati rimasti a casa che, per non deprimersi troppo, "emigrano" verso le zone piene di vita come quelle attorno alla Cattedrale, il Castello, i Navigli e i centri commerciali: "Fra i miei punti vendita quelli che hanno sede dentro un centro commerciale fatturano più questo mese che a settembre", rivela Meghnagi. A dimostrare vitalità commerciale i dati sui saldi che termineranno il 30 agosto: la prima settimana di questo mese si è chiusa con +17% rispetto allo stesso periodo del 2021, le zone vicine al centro storico superano abbondantemente il 20%, registrando un incremento persino rispetto ai volumi del 2019. Alcune vetrine si sono anche già riempite con le anteprime della nuova collezione per l’autunno. La prova del nove che della merce estiva a prezzi ribassati non sia rimasto quasi nulla da "smaltire".

Il periodo più critico per l’apertura delle attività commerciali in periferia dovrebbe comunque terminare il 21 agosto. Un modo per venire incontro ai cittadini che rientrano, dato che il numero di giorni da dedicare al mare a causa dell’inflazione è diminuito rispetto al passato. È anche una strategia commerciale: "Tra gli esercenti e chi offre servizi alla persona prevale il ragionamento che se si rimane chiusi per troppo tempo il cliente si reca alla concorrenza e si rischia di perderlo per sempre" conclude Meghnagi.

 

 

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