
I dipendenti della libreria dentro al Mudec non avranno nulla da festeggiare il Primo Maggio. La loro avventura professionale, nel bookshop all’interno del polo museale di via Tortona, finisce oggi, e non per loro volontà. Da domani subentra nella gestione della libreria un’altra società che si è aggiudicata con regolare appalto la fornitura del servizio dentro il Museo delle Culture che ha riaperto dal 26 aprile. Per i "vecchi" lavoratori però non ci sarà più posto. "La C2C, azienda del gruppo Gi Group, ha rifiutato di effettuare la procedura di cambio appalto e quindi di assumere i lavoratori attualmente a tempo indeterminato. I dipendenti verranno sostituiti con un nuovo team che sarà inserito con contratti “a chiamata”" denuncia Roberta Griffini, segretaria Filcams Cgil Milano che segue da vicino la vertenza. Così uomini e donne in forza alla libreria legati all’azienda Sicuritalia si ritroveranno a spasso "dopo aver svolto per anni con professionalità il loro lavoro. È presumibile che l’azienda non invii subito lettere di licenziamento per il blocco in vigore ma la data è solo posticipata: sono esuberi avendo la società perso l’appalto" spiega la sindacalista.
Griffini punta il dito contro "la decisione illegittima della C2C" ma la responsabilità, a suo giudizio, "cade anche su i committenti: 24Culture, società del Sole 24 ore, e il Comune di Milano. La prima non si è preoccupata di inserire una clausola sociale che garantisse il passaggio dei lavoratori. Quanto al Comune, la situazione è in contrasto con gli impegni presi nei Protocolli per la qualità e la tutela negli appalti sottoscritti nel 2018 e del 2021". "L’episodio – prosegue – è senza precedenti e preoccupante perché implica la sostituzione di lavoratori con tutele con altri che ne sono privi e senza reddito certo. Si parla di discontinuità ma non c’è stata alcuna modifica nel capitolato d’appalto e inoltre per l’emergenza sarebbero a disposizione gli ammortizzatori sociali Covid. La verità è che si è voluto scaricare la responsabilità sui lavoratori". Domani, dalle 10, presidio davanti al Mudec.A.L.