Altra mucca sgozzata: il serial killer delle stalle colpisce ancora

Ennesimo episodio a Cambiago, l'incubo coinvolge prmai tutta la regione. Gli allevatori: "Paura e dolore, per noi questi animali sono come figli"

L’allevatrice Claudia Mantegazza

L’allevatrice Claudia Mantegazza

Cambiago (Milano) - Il killer delle mucche ha colpito ancora. A Cambiago, una frisona uccisa fra sabato e domenica. Sgozzata, come le altre nel Cremonese e nel Lodigiano. E ora la mappa della paura si allarga all’hinterland e alla Brianza.

La testa di una manzetta decapitata a Rivolta è stata trovata al bordo di una strada, a Cornate, dalla polizia locale che è risalita alla provenienza. Un altro giovane esemplare sgozzato senza pietà. L’ultima aggressione nel Milanese, nel fine settimana, a Cascina Mapelli, 130 capi da latte. "L’abbiamo trovata alle 7 di mattina ancora calda – racconta la titolare Valentina Mapelli – È stato terribile, uno choc per tutti. Sul muretto c’era sangue".

Sulla vicenda indagano i carabinieri di Pioltello che qualche mese fa avevano seguito un altro caso a Trezzo. Ma allora il maniaco era stato individuato e denunciato: aveva usato il martello e aveva problemi mentali. Un episodio diverso dagli altri, secondo gli investigatori che non si sono fatti ingannare. Fra le ipotesi al vaglio non manca la pista satanica, anche se gli elementi a sostegno sarebbero fragili. Solo nel caso cremonese-brianzolo una parte dell’animale sacrificato è stata spostata, un classico, invece, dello scenario.

Non si esclude neppure che a colpire sia una banda di vandali crudeli. Si raccolgono prove mentre nelle cascine si trema. "Fermateli, vi prego – dice Claudia Mantegazza, alla testa della storica stalla di famiglia, sempre a Cambiago - Mio padre vuole montare di guardia, di notte, per proteggere i nostri capi. Le mucche non sono solo reddito, ma vita per noi. Il legame con i nostri animali è viscerale. Sono vere e proprie figlie. L’idea che qui si aggiri un maniaco ci spaventa a morte".

Il copione è sempre lo stesso: "L’accanimento è terribile: gli animali colpiti vengono abbandonati agonizzanti – prosegue l’allevatrice –. Viviamo nella paura. A conti fatti sono quasi un centinaio i capi coinvolti in questa mattanza. Per noi la situazione è insostenibile. I responsabili devono essere consegnati alla giustizia". Si cercano collegamenti tra i vari episodi, l’ipotesi è che dietro a tutto ci sia la stessa mano: quella di uno squilibrato con complici. Entrano, uccidono e se ne vanno senza lasciare traccia.

 

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