Montecity, acqua avvelenata: prescritti Zunino e altri nove imputati

Tutti accusati di reati ambientali puniti con una contravvenzione. Il funzionario dell'Arpa Paolo Perfumi, ha deciso invece di rinunciare alla prescrizione e attendere "la pronuncia nel merito in virtù della sua estraneità alle condotte contestate".

Un tribunale

Un tribunale

Milano, 23 luglio 2015 -  Sono stati prosciolti dal Tribunale di Milano per prescrizione dei reati contestati l'immobiliarista Luigi Zunino e altre 9 persone sotto processo per le presunte irregolarità nella bonifica dell'area Montecity-Santa Giulia. Un imputato, il funzionario dell'Arpa Paolo Perfumi, ha deciso invece di rinunciare alla prescrizione e attendere "la pronuncia nel merito in virtù della sua estraneità alle condotte contestate". Gli imputati erano tutti accusati di reati ambientali puniti con una contravvenzione. Il processo, quindi, andrà avanti solo per quanto riguarda la posizione di Perfumi, difeso dall' avvocato Angelo Leone. La prossima udienza, davanti al giudice monocratico della quarta sezione penale del Tribunale di Milano Giulia Turri, è stata fissata per il 3 novembre.

Il 29 maggio 2014 l'ex presidente di Risanamento Luigi Zunino e gli altri imputati erano già stati prosciolti dal gup dall'accusa più grave, quella di aver avvelenato le falde acquifere durante i lavori per la bonifica della maxi-area nella zona sud di Milano, che venne sequestrata dalla Guardia di finanza nel luglio 2010. Il giudice però li aveva rinviati a giudizio per tre capi di imputazione: l'attività di gestione rifiuti non autorizzata con particolare riferimento a raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti; la creazione di una discarica non autorizzata; l'attività non consentita di miscelazione di rifiuti. Le indagini dei pm di Milano Laura Pedio e Gaetano Ruta avevano accertato infatti la presenza nell'area di sostanze cancerogene e «rifiuti speciali», anche dove doveva sorgere un asilo. I reati ambientali, secondo l'accusa commessi in un periodo che va dal 2004 al 2010, oggi sono stati quindi dichiarati prescritti dal giudice Turri. Nel maggio scorso un centinaio di residenti e proprietari di abitazioni avevano ottenuto, inoltre, risarcimenti con transazioni stragiudiziali e avevano ritirato la costituzione di parte civile. 

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