Milano, in due sul monopattino: ghisa aggrediti

Controllo in Porta Lodovica, vigile buttato a terra: due costole fratturate e 30 giorni di prognosi

Andare in due sul monopattino è vietato, eppure a Milano tantissimi salgono in coppia

Andare in due sul monopattino è vietato, eppure a Milano tantissimi salgono in coppia

Milano, 21 luglio 2020 - Un normale controllo in strada, come i ghisa ne stanno facendo tanti in questi giorni sui monopattini in circolazione in città. Peccato che stavolta l’intervento si sia concluso con un vigile con due costole fratturate e un ragazzo indagato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. La ricostruzione dell’accaduto, secondo quanto risulta al Giorno , inizia alle 13.30 di domenica dalla zona di Porta Lodovica. Lì due agenti motociclisti del Radiomobile notano due giovani su un monopattino e li fermano per multarli: le tavolette elettriche, infatti, sono omologate per trasportare una sola persona. Il conducente, un ventunenne colombiano regolare e con carta di soggiorno, ammette senza problemi l’errore, che gli costerà una sanzione amministrativa da 50 euro (35 se si paga entro 5 giorni dalla data dell’infrazione). Il passeggero, un ventiduenne ecuadoregno a sua volta regolare, è invece tutt’altro che collaborativo: si rifiuta di mostrare i documenti ai ghisa e inizia a lamentarsi per il controllo.

A un certo punto , il ragazzo si siede sul marciapiedi, infastidito, continuando a rispondere di "no" alla richiesta dei vigili di esibire la sua carta di soggiorno. Poi si alza e fa per allontanarsi: "Io me ne vado, basta", ripete. Uno dei due vigili gli va dietro per bloccarlo, ed è in quel momento che l’ecuadoregno si gira di scatto e spintona con violenza l’agente. Il ghisa perde l’equilibrio e cade a terra, sbattendo con il torace contro il cordolo del marciapiedi, anche se sulle prime, forse per l’adrenalina, non sente dolore. Il ventiduenne scappa, ma viene bloccato a poche centinaia di metri di distanza, in via Castelbarco, immobilizzato e portato negli uffici del Radiomobile di via Custodi, dai quali uscirà poco dopo con una denuncia a piede libero per violenza e resistenza a pubblico ufficiale; agli agenti, l’ecuadoregno ha pure raccontato che da minorenne sarebbe stato coinvolto in alcune rapine a mano armata, ma nelle banche dati delle forze dell’ordine non vi è traccia di precedenti simili a suo carico.

Nel corso delle procedure di identificazione, il vigile aggredito, quarantacinquenne, avverte un forte dolore al petto e chiede aiuto ai colleghi, che chiamano subito un’ambulanza per accompagnarlo in ospedale. La diagnosi al pronto soccorso del Policlinico: frattura di due costole e 30 giorni di prognosi. Lesioni provocate dall’impatto con il cordolo del marciapiedi e che ora verranno contestate all’aggressore, uscito da via Custodi prima che arrivasse il referto medico dall’ospedale. "Non è possibile che un controllo per un’infrazione finisca con un collega ferito – va all’attacco il segretario regionale del Sulpl e vigile motociclista Daniele Vincini –. Sembra che alcune persone percepiscano queste verifiche come un fastidio, ma sono necessarie per la sicurezza di tutti: in questo caso, il conducente è stato collaborativo e non ha creato alcun problema, mentre il passeggero ha preso a male parole gli agenti e poi ne ha addirittura spinto uno a terra. Un concetto deve essere chiaro: le regole ci sono e tutti le devono rispettare".

L’episodio ripropone ancora una volta il tema dei monopattini elettrici e del monitoraggio della situazione in città, specie dopo il grave incidente della scorsa settimana, con una trentunenne finita in prognosi riservata al Niguarda dopo uno scontro con un furgone in via Braga angolo via Edolo. Purtroppo, l’impressione dei ghisa, in molti violano le norme: andando in due sulla tavoletta, sfrecciando sui marciapiedi o percorrendo le strade contromano.  

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