Mobilitazione per salvare il Frecciarancio

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La tranvia Milano-Limbiate è sempre più a rischio chiusura: si avvicina velocemente il 30 settembre previsto da Ansfisa, la commissione di sicurezza dei trasporti del ministero, come ultimo giorno di esercizio dei convogli del Frecciarancio sulla storica tratta, da M3 Comasina a Mombello di Limbiate. Se in questi giorni non sarà trovata una soluzione per mantenere in vita la linea, da sabato primo ottobre gli oltre 2.500 utenti giornalieri e i cittadini dei Comuni della tratta, da Cormano a Limbiate, dovranno rassegnarsi a non veder più transitare i convogli arancioni e prendere, di conseguenza, i bus sostitutivi. Gli ultimi tentativi per salvare l’attuale esercizio tranviario ci saranno, a cominciare da un presidio sul territorio organizzato dal consigliere regionale della Lega, Andrea Monti, proprio al capolinea milanese di M3 Comasina. Il ritrovo è nel tardo pomeriggio di domani, alle 18. Sono invitati i pendolari e i sindaci dei Comuni. Alla manifestazione l’esponente leghista presenterà una mozione, da discutere anche nei consigli comunali delle città interessate, per chiedere un intervento politico per salvare l’amato Frecciarancio; la richiesta, rivolta al Comune di Milano, è quella di convocare con urgenza un tavolo tecnico per studiare tutte quelle condizioni di sicurezza sui binari per consentire la prosecuzione della Milano-Limbiate. Proprio le condizioni di degrado di diversi settori della linea sono alla base della decisione presa da Ansfisa: da circa un mese, per far fronte a questa problematica, i macchinisti dei convogli procedono alla velocità massima di 5 kmh in questi tratti più ammalorati delle rotaie, con il conseguente aumento della percorrenza degli 11 km dai 35 agli attuali 55 minuti.

Giuseppe Nava

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