Milano-Mortara, "interventi non più rinviabili"

Il convegno organizzato dall’associazione MiMoAl chiede soluzioni urgenti per la tratta disastrata

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Un modello di sviluppo in grado di assicurare in prospettiva futura il soddisfacimento dei bisogni di chi viaggia in treno. Sarà il tema di un convegno in programma oggi pomeriggio alle 17 all’auditorium San Dionigi di Vigevano, organizzato dall’associazione MiMoAl che raccoglie i pendolari della linea ferroviaria Milano-Mortara, la più importante e utilizzata sull’asse che collega l’Abbiatense al capoluogo regionale.

"I trasporti costituiscono uno dei fattori determinanti per lo sviluppo economico e assolvono a una funzione fondamentale nel processo di integrazione economica e sociale dei Paesi dell’Unione Europea – dicono dall’associazione presieduta da Franco Aggio (nella foto) –. Tutto questo richiede la messa a punto di una strategia sovrannazionale perché i livelli di sostenibilità economica, sociale e ambientale siano sempre più alti".

Oltre al presidente di MiMoAl, interverranno Carmine Pacente, presidente del dipartimento Europa di Anci Lombardia, Edoardo Zanchini, vice-presidente nazionale di Legambiente, e Michele Rabino, direttore commerciale area nord-ovest di Rfi.

Oltre alle tematiche generali, si parlerà della Milano-Mortara e degli interventi che sono ormai non più procrastinabili, come il raddoppio e l’introduzione di materiale rotabile nuovo, anche alla luce del fatto che, a livello continentale, entro il 2050 il numero di coloro che si serviranno delle ferrovie per la mobilità quotidiana sarà il triplo rispetto al 2015 e che le ferrovie extraurbane saranno già entro il 2030 il mezzo di spostamento che si prevede possa crescere più di tutti.

Umberto Zanichelli

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