Milano, Giardini Montanelli: stop alla festa della Curva Nord dell'Inter

Il no del Comune dopo le proteste. Le alternative: Arena o Meazza. Ma il tifo organizzato interista dice "no"

La decisione è stata presa dal Comitato Interassessorile sugli eventi in città

La decisione è stata presa dal Comitato Interassessorile sugli eventi in città

Milano, 12 giugno 2019 - La Curva Nord non festeggerà i 50 anni ai Giardini Montanelli il prossimo 30 giugno. La decisione è stata comunicata ieri dal Comitato interassessorile del Comune, l’organo che valuta le richieste di occupazione di suolo nelle aree di particolare pregio della città, ai rappresentanti del tifo organizzato di marca nerazzurra. Il via libera, inizialmente accordato il 13 maggio, è stato revocato, stando a quanto si legge in una nota diramata da Palazzo Marino, a seguito del sopralluogo del 4 giugno, durante il quale i responsabili dell’ordine pubblico hanno valutato gli aspetti legati all’applicazione delle norme di safety e security sulle grandi manifestazioni di piazza: «È emerso – si legge – che durante lo svolgimento dell’evento avrebbero dovuto essere parzialmente chiusi i cancelli di ingressi al parco e presidiati da personale dell’organizzazione munito di metal detector. Un aspetto in contrasto con le prescrizioni dell’Area Verde, Agricoltura e Arredo urbano, per cui gli eventi non devono arrecare disturbo ai frequentatori dei giardini».

E ancora: «È stato evidenziato che, per la natura dell’evento, potrebbero sorgere non poche criticità legate al numero dei partecipanti, richiamando l’iniziativa tutte le realtà legate al tifo nerazzurro, ultras e non, che potrebbe non corrispondere a quanto dichiarato in sede di proposta della richiesta». Inutile dire che l’improvviso dietrofront (sui siti di riferimento della Nord campeggia da giorni il fitto programma dell’iniziativa) non è stato preso affatto bene dagli organizzatori, pronti a bocciare le due location proposte come alternative: Arena Civica o stadio Meazza. «Giusto così – il commento del sindaco Giuseppe Sala –. Mi hanno avvisato che ci sarebbero potuti essere dei rischi. È stato deciso dal Comitato interassessorile dopo alcune verifiche legate soprattutto alle questioni di sicurezza». Di parere opposto il deputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza: «È una decisione ridicola – l’attacco al Comune –. Il Comitato interassessorile aveva già approvato la richiesta degli organizzatori lo scorso 13 maggio, quasi un mese fa. Risulta che durante l’ordinario sopralluogo svolto il 4 giugno con i responsabili della Questura e della polizia locale nessuna prescrizione all’uso di metal detector agli ingressi sia stata comunicata agli organizzatori. E ci mancherebbe altro».

Inoltre, ha aggiunto Fidanza, «questa previsione poi sarebbe alla base di una fantomatica comunicazione del comandante della polizia locale al Comitato che nessuno ha mai visionato e che non è mai stata comunicata agli organizzatori». Insomma, «un pasticcio burocratico che sembra coprire una volontà politica dell’amministrazione, richiamata pochi giorni fa da una parte della sua maggioranza a non concedere lo spazio ai “pericolosissimi” tifosi interisti». Chiaro il riferimento alla presa di posizione da parte di alcuni esponenti dei Verdi, contrari alla kermesse ai Giardini Montanelli.

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