Milanesi in aumento dopo gli anni del Covid Nel 2022 registrati 10mila residenti in più

Nuovi nati, i maschi “vincono’’. Leonardo e Beatrice i nomi preferiti. Stranieri a quota 20%. I più numerosi sono egiziani, filippini e cinesi. Da giugno in poi il 17% dei genitori ha scelto il doppio cognome per i figli

di Massimiliano Mingoia

Segnali di vita, canterebbe il maestro Franco Battiato. I dati dell’anagrafe del Comune indicano che il 2022 per Milano è stato un anno di ripresa demografica dopo gli anni neri dell’emergenza Covid. Sì, perché i residenti in città nell’anno appena trascorso hanno raggiunto quota 1.396.688, avvicinandosi alla soglia di 1,4 milioni che il capoluogo lombardo era tornato a toccare e a superare nel 2019 (1.404.431), quando la città era nel pieno boom del periodo post-Expo 2015 e ancora il coronavirus non aveva colpito Milano e la Lombardia. I segnali di vita del 2022 si possono riassumere anche in un altro numero: 10.403 cittadini residenti in più rispetto al 2021 (1.386.285). E in crescita anche rispetto al 2020 (1.392.502). Nel corso del 2022 sono aumentati anche i residenti stranieri: 287.956 rispetto ai 280.819 del 2021 (+7.137).

I numeri anagrafici milanesi sono stati al centro della puntata di ieri mattina del podcast del sindaco Giuseppe Sala “Buongiorno Milano’’: "Negli ultimi dieci anni, 500 mila persone hanno preso la residenza a Milano e 400 mila hanno lasciato la nostra città. Questo la dice lunga sulla capacità attrattiva e lo spirito di cambiamento della città. Ma ci richiama anche al tanto lavoro che c’è da fare. Va superata l’idea novecentesca di un centro con le periferie attorno. È necessario dare sviluppo ai quartieri, con servizi adeguati e aiutare le identità a emergere, istituire comunità ambientali e favorire quegli sviluppi immobiliari che propongono abitazioni a prezzi bassi. La sfida del futuro è qui".

Sala segnala anche che, in controtendenza, "nel 2022, tra i nuovi nati, i maschi sono stati più delle femmine", i nomi più gettonati sono stati Leonardo (182, il 3,9%), Tommaso (140, il 3%) ed Edoardo (124, 2,6%) tra i maschietti e Beatrice (105, il 2,3%), Sofia (104 (il 2,3%) e Vittoria (93, il 2,1%) tra le femminucce. Il numero uno di Palazzo Marino, intanto, ricorda i dati sulla crescita della popolazione a Milano dall’Unità d’Italia in poi: "1861: 267 mila residenti. All’inizio del XX secolo: mezzo milione di abitanti. 1936: Milano supera il milione di cittadini. 1971: quasi 1,8 milioni". Non è finita. Il sindaco nota che sul totale dei residenti a Milano gli stranieri sono il 20%" (i già citati 287.956). Le nazionalità più presenti nel capoluogo lombardo nel 2022 sono gli egiziani (42.885, il 14,9%), i filippini (39.641, il 13,8%), i cinesi (34.843, il 12,1%) e i peruviani (17.172, il 6%).

Il sindaco, infine, parla delle più recenti novità legislative in fatto di anagrafe: "Da giugno 2022, cioè dalla sentenza della Corte costituzionale in poi, su 5 mila nuovi milanesi, 965 (più del 17%) hanno il doppio cognome. Sul fronte nozze, su poco meno di 2.200 matrimoni, in chiesa ne sono stati celebrati soltanto un quinto. Quanto alle unioni civili, nel 2022 sono state 205, l’8%. E sono state quasi 1.500 da quando è entrata in vigore la legge Cirinnà nel 2016. Milano, peraltro, aveva precorso i tempi, approvando quattro anni prima il registro delle unioni civili".

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