Milano, vibrazioni del metrò: tavolo tecnico e un sistema di sensori

I cittadini lamentano crepe e lesioni nella case. Ma anche "ansia" e dicono di "non riuscire a dormire". Il Comune corre ai ripari

Metropolitana a Milano

Metropolitana a Milano

Milano, 14 maggio 2019 - Cittadini esausti dalle vibrazioni causate dal passaggio della metropolitana in alcune zone di Milano. Per studiare e cercare di risolvere il problema, il Comune di Milano ha organizzato un tavolo tecnico, con Atm e MM, per mappare il fenomeno e un sistema di misurazione con sensori realizzato dal Politecnico. I residenti di via Boccaccio e via Guido d'Arezzo, tra le fermate della M1 di Cadorna e Pagano, e di via Carducci, piazzale Loreto, piazza Caiazzo e piazzale Piola per quanto riguarda M2, intervenuti in commissione a Palazzo Marino, lamentano crepe e lesioni nelle case, vibrazioni "che impediscono di dormire" e "creano ansia".

Il tavolo tecnico, a cui partecipano anche MM e Atm, "serve per raccogliere le segnalazioni" dei cittadini, come ha spiegato l'assessore alla Mobilità del Comune, Marco Granelli, nel corso della commissione. Sono circa 120 quelle arrivate. Ma sono "già partite una serie di azioni per mitigare il fenomeno e alleviare il disagio dei cittadini", ha aggiunto Arrigo Giana, direttore generale di Atm, l'azienda del Comune che gestisce il trasporto pubblico. Si tratta di azioni straordinarie di molatura, cioè levigatura, che danno una diminuzione immediata del fenomeno, cambiando il profilo della rotaia e modificando il contatto con la ruota. Atm metterà in campo un secondo treno speciale per questa operazione, dal 26 maggio. Il lavoro di analisi con il Politecnico, con le misurazioni in galleria, a livello strada e in alcuni appartamenti, è iniziata ad aprile e si concluderà alla fine di maggio. 

Molti dei partecipanti hanno chiesto di ridurre la velocita' dei treni nei punti critici, spesso in concomitanza di curve, ma Giana ha spiegato che questo risulterebbe inutile, dal momento che una minore velocita' porterebbe il convoglio a "trasmettere maggiori vibrazioni" alle rotaie e quindi agli edifici circostanti. Il dg ha anche smentito chi sosteneva che fossero i nuovi treni a causare il problema, spiegando che "possiamo già escludere che non c'è relazione tra il livello vibrazioni e il tipo di treno che passa: il treno, ahimè, non è il problema. E dico ahimè perché senno avremmo già trovato la soluzione".

In sede di Commissione è intervenuto anche l'ingegner Massimo Guzzi, che ha spiegato che "MM e' coinvolta come progettista e stiamo conducendo indagini ad ampio spettro anche sulle possibili cause piu' lontane. M1 e M2 sono state realizzate tra gli anni '60 e gli anni '80 e da allora qualche fenomeno di disturbo ci puo' essere stato, ma non come gli ultimi tempi" ha detto, ipotizzando anche tra le possibile concause l'abbassamento della falda acquifera sotto la città. "Cambiare i binari - ha aggiunto Guzzi - avrebbe costi e difficolta' di esecuzione forse eccessivi, ma si possono pensare soluzioni intermedie con interventi per migliorare l'elasticita' e e creare discontinuita' tra le rotaie e la galleria" ha detto, specificando che si tratta comunque di interventi "costosi e complessi, ma a cui si puo' pensare".

L'obiettivo del lavoro, secondo l'assessore ai Trasporti, Marco Granelli, "ha tre aspetti specifici: in primo luogo la raccolta delle segnalazioni, quindi lo studio delle cause, perche' dobbiamo individuarle piu' in fretta, ma anche piu' approfonditamente possibile, per poi trovare soluzione, e infine, siccome, non sara' brevissimo trovare le cause, vogliamo mettere in campo interventi di mitigazione, alcuni gia' individuati e in atto in queste settimane" ha spiegato Granelli. Critiche sono arrivate anche dai consiglieri dell'opposizione: "E' vergognoso che dei cittadini abbiano dovuto fare causa - ha detto il capogruppo di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale - e ora immaginiamo che Atm dovra' mettere mano al portafoglio per degli investimenti".  "Sarebbe saggio - ha aggiunto - che l'assessore Granelli ci si dica dove prenderemo i soldi, per mettere il Consiglio comunale nella posizione di verificare dove trovare risorse nell'ordine di decine di milioni di euro". Gabriele Abbiati, della Lega, si chiede se "non sia il caso di rivedere le due linee in tutti i punti e non solo dove segnalato dai cittadini". La commissione, ha detto il presidente Carlo Monguzzi, si riunira' nuovamente "tra un mese o due. Entro la fine di luglio daremo delle risposte. Ci prendiamo questo impegno".

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