Mediglia, accoltella il marito con una lama da 30 centimetri e confessa: "L'ho colpito io"

L’aggressione in casa dopo una accesa discussione. L’uomo ricoverato è fuori pericolo

Soccorsi e forze dell'ordine

Soccorsi e forze dell'ordine

Si è resa conto subito, anche se la lucidità l’aveva persa un po’ per la rabbia e un po’ per l’alcol. È stata la donna, 46enne italiana, a chiamare il 112, raccontando subito di aver accoltellato il compagno al termine di una furibonda lite. L’uomo, disoccupato e tre anni più giovane, era steso sul pavimento all’arrivo dei sanitari, intervenuti in pochi minuti nell’appartamento della coppia a Mediglia. Entrambi erano visibilmente ubriachi e avevano appena litigato.

Una discussione nata per futili motivi, questioni di soldi per lo più. Problemi che affrontavano spesso litigando, ma mai era capitato un precedente così grave. Entrambi hanno infatti ammesso di non essere nuovi a discussioni, soprattutto per motivi economici, ma non c’era mai stato alcun tipo di aggressione, se non quelle verbali. La donna, che lavora in una impresa di pulizie, al culmine della litigata, ha lasciato il soggiorno, dove era iniziato il diverbio, ed è andata in cucina. Ha aperto un cassetto e ha preso un coltello con una lama da 30 centimetri, i classici coltelli che usano gli chef. Poi si è scagliata contro il compagno e lo ha colpito all’addome, sul fianco sinistro. Una sola ferita, ma abbastanza profonda. Le condizioni sono apparse subito gravissime: il 43enne ha iniziato a perdere molto sangue. La ferita gli ha provocato un’emorragia interna che i sanitari, inviati dalla centrale operativa del 118 con un’ambulanza e un’automedica, hanno tamponato sul posto, per poi portare la vittima dell’aggressione in ospedale, in codice rosso.

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Per fortuna, dopo alcuni giorni di prognosi riservata, l’uomo è stato dichiarato fuori pericolo e si rimetterà. Le condizioni migliorano e non è escluso che potrà lasciare il reparto dell’ospedale San Raffaele dove è ricoverato dall’11 gennaio, quando è avvenuta la violenta lite. La donna, senza precedenti, ha ammesso subito di essere stata lei a colpire il compagno. Sia quando ha chiamato i carabinieri, sia quando i militari, guidati dal capitano Luca Ciravegna della Compagnia di San Donato Milanese sono andati a casa per ascoltare la sua versione. Non ha negato nulla: ha ammesso di aver preso il coltello dalla cucina e di aver colpito l’uomo per esasperazione, ma si è subito pentita del gesto. La donna è stata quindi arrestata e dovrà ora rispondere dell’accusa di lesioni aggravate (e non più di tentato omicidio). Da valutare anche dove la donna dovrà scontare la pena decisa dal giudice per le indagini preliminari della Procura della Repubblica di Lodi che ha convalidato l’arresto: per la 46enne sono scattati infatti i domiciliari, ma dovrà lasciare l’appartamento appena il compagno sarà dimesso dall’ospedale, pare tra pochi giorni visti i sensibili miglioramenti delle condizioni, e potrà tornare nella sua abitazione.

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