Se per il nuoto libero e i corsi di fitness ci sono buone notizie, non è lo stesso per il settore sportivo che anche quest’anno dovrà emigrare altrove. Infatti, le tempistiche di riapertura della piscina Paolo Foglia - chiusa dal 7 gennaio dopo il fallimento della società Gestisport che da 20 anni si curava dell’impianto - non hanno tenuto conto del calendario della stagione agonistica. "Aprire l’impianto a dicembre significa precludere, per un’altra stagione, l’uso a decine e decine di atleti agonisti che già a settembre devono avere una squadra e una struttura in cui iniziare gli allenamenti", commenta Roberta Perego, mamma di due nuotatori che avevano "casa" a Bresso ed ex assessore sestese. Circa 2.500 utenti erano rimasti senza il centro sportivo comunale. Tra questi moltissimi bambini, avviati alle gare e arrivati anche da Sesto, che negli ultimi anni era rimasta a secco con la chiusura delle piscine Olimpia e De Gregorio. Procedure di gara lunghe e tempi burocratici da rispettare, per non avere ricorsi, replica il sindaco Simone Cairo.
"È compito della politica leggere i bisogni del territorio e fare in modo di riuscire a dare risposte – aggiunge Roberta Perego –. Tra febbraio e luglio sono passati 5 mesi. Se il bando fosse stato pubblicato anche solo a maggio forse a settembre l’impiato sarebbe stato attivo, anziché aspettare dicembre. Basterebbe ammettere che la ripartenza a settembre non era obiettivo prioritario".
La.La.
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