L’intimo per tutti, oltre le apparenze

La start-up Unyli e la sfilata contro con gli stereotipi della moda. "Spazio alle fisicità nel nome dell’inclusione"

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di Chiara Zennaro

"Negli ultimi anni ho avuto problemi alla tiroide e il mio peso è aumentato. Questa esperienza mi ha portata a farmi alcune domande. Per questo motivo, noi di Unyli utilizziamo l’intimo come uno strumento di comunicazione". A sfogarsi è Valentina Fabbri, fondatrice, insieme a Vanessa Fiore e Francesco De Paolo del progetto Unyli: uno dei brand della start up Capital Retail che è parte dell’acceleratore di start up milanese Le Village by Crédit Agricole, ecosistema aperto che sostiene la crescita e accelera l’innovazione delle aziende. Alla sfilata con hashtag #TuSeiPerfetta, è stata lanciata la raccolta fondi a sostegno del brand appena nato, che promuove una nuova maniera di fare moda, cercando di legare inclusione e innovazione. Le modelle, infatti, rappresentano la varietà di corpi, età, etnie dell’universo femminile, in contrasto con gli stereotipi proposti nella quasi totalità delle sfilate milanesi durante la fashion week. Un messaggio chiaro, in conclusione della settimana della moda: le sfilate dei marchi più famosi hanno escluso quasi totalmente le fisicità che si allontanano da un certo ideale estetico. Tra le testimonial del brand, hanno sfilato anche la campionessa di para powerlifting, Roberta Macrì, sulla sua sedia a rotelle indossando un completo intimo, la modella e attivista del bodypositive Sara Medea, e Mariam Kenda Barry.

"La nostra missione è quella di rivoluzionare il mondo dell’intimo e di far passare il messaggio che esiste l’intimo perfetto per ogni forma – incalza Fabbri –. Siamo abituate a credere di doverci adattare all’intimo che indossiamo ma addirittura il 90% di noi si ritrova a indossare il reggiseno della taglia non corretta, andando incontro a una lunga serie di fastidi e disagi fisici, posturali ed emotivi". "Questa campagna ci consentirà di accelerare la diffusione di quello che si sta profilando come un nuovo paradigma culturale", spiega De Paolo, direttore operativo di Retail Capital. Per questo motivo il brand mette a disposizione dei suoi clienti (non solo donne) di provare i capi di abbigliamento virtualmente tramite la tecnologia Perfect Body e il “camerino 4D“, attraverso un’app capace di effettuare la scansione biometrica del corpo.

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