ANDREA GIANNI
Cronaca

Futuro da hotel di lusso per un palazzo comunale con vista Duomo. Bulgarella Holding esclusa dalla gara, resta Siam

Milano, problemi di documentazione per il gruppo attivo anche nel calcio. La commissione valuterà l’unica offerta sul futuro del palazzo del 1875

Il palazzo dei Portici meridionali di piazza Duomo

Il palazzo dei Portici meridionali di piazza Duomo

Milano – Bulgarella Holding esclusa, resta in corsa il gruppo alberghiero Siam srl per realizzare un hotel nel palazzo comunale dei Portici Meridionali di Piazza Duomo. Nella seduta pubblica di ieri, infatti, la commissione di gara ha comunicato l’esclusione di uno dei due partecipanti alla gara, Bulgarella Holding, che nella precedente seduta pubblica del 28 febbraio era stata ammessa con riserva, per una difformità nella documentazione amministrativa presentata rispetto alle prescrizioni del bando. Dopo verifiche con l’avvocatura del Comune, è stata formalizzata l’esclusione.

Ora la commissione di gara proseguirà i suoi lavori con la valutazione dell’offerta tecnica dell’altro partecipante, Siam – Società Incremento Alberghiero Milano Srl, assegnando un punteggio in base alla qualità del progetto. Nella prossima seduta pubblica, da convocare, si comunicherà l’esito e si aprirà l’offerta economica, senza asta all’incanto. Sviluppi di una partita che si gioca sul bando lanciato lo scorso 16 gennaio dal Comune, che si è chiuso con la presentazione di due offerte negli uffici del Demanio di via Larga. Le offerte, appunto, di Bulgarella Holding e Siam. La commissione di gara ha valutato le proposte tecniche assegnando un punteggio in base alla qualità del progetto (valore estetico, servizi offerti, iniziative ed eventi che favoriscano l’attrattività e l’apertura al pubblico degli spazi, sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, esperienze analoghe realizzate negli ultimi 10 anni).

La base d’asta per il canone annuo era stata fissata in 4 milioni di euro, pari a 500 euro al metro quadrato per poco più di 8 mila mq di superficie. L’obiettivo del Comune è cedere per 36 anni lo storico immobile – realizzato nel 1875 come parte del progetto firmato da Giuseppe Mengoni per l’area del Duomo – per farlo diventare un hotel. Le due manifestazioni d’interesse arrivate nei mesi scorsi proponevano una struttura ricettiva di lusso. Gli spazi a bando sono distribuiti su cinque piani, oltre che al piano terra, ammezzato, soppalco, due piani interrati e sottotetto. Essendo vincolato, qualsiasi intervento sull’immobile dovrà essere sottoposto al preliminare parere della Sovrintendenza e ottenere quindi il via libera.

Tra i due gruppi alberghieri che si sono fatti avanti, il più noto è Bulgarella Holding, presieduto da Andrea Bulgarella, che ha un portfolio di 30 alberghi di categoria 4 e 5 stelle distribuiti in cinque regioni italiane (Sicilia, Toscana, Veneto, Emilia Romagna e Liguria), per un totale di 2.450 camere, con un valore totale di circa 350 milioni di euro. Nel 2013 Bulgarella ha acquistato la Lucchese, ma non è stato il suo esordio nel mondo del calcio: negli anni Novanta ha rilevato il Trapani, sfiorando persino la Serie B. Ieri, però, è arrivata la doccia fredda per il colosso alberghiero, escluso dalla corsa, che potrebbe presentare ricorso.

Resta intanto una gara a uno, con il contendente meno noto, la Società Incremento Alberghiero Milano (Siam), che potrebbe mettere la sua bandierina nel cuore della città. Per Siam, con sede in via Napo Torriani, l’hotel in piazza Duomo diventerebbe un prestigioso fiore all’occhiello. Ma sulla partita non è ancora scritta la parola fine.