Le Politiche fanno slittare il dibattito su San Siro

Riunione a Roma: si va verso un rinvio a fine settembre del confronto sul progetto del nuovo impianto

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Dibattito pubblico su San Siro, avanti piano. All’orizzonte si intravede un rinvio della partenza del confronto cittadino sul progetto del nuovo stadio voluto da Milan e Inter. La crisi del Governo Draghi e il voto anticipato al prossimo 25 settembre dovrebbe far slittare l’avvio del dibattito pubblico alla fine dello stesso mese. Queste le indiscrezioni che emergono al termine dell’incontro convocato ieri mattina a Roma dalla presidente della Commissione nazionale per il dibattito pubblico Caterina Cittadino. Presenti al tavolo il coordinatore del dibattito pubblico milanese Andrea Pillon, i rappresentati del Comune – in particolare, l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi e il city manager di Palazzo Marino Christan Malangone – e una delegazione dei club rossonero e nerazzurro.

Da Palazzo Marino, al termine dell’incontro, fanno sapere che è stata una "riunione di allineamento" con la Commissione nazionale sul percorso per arrivare al dibattito pubblico" e precisano che "una volta che le squadre manderanno il dossier di progetto (nelle prossime settimane), il Comune farà verifiche per poi trasmetterlo alla commissione. Tutti d’accordo nel partire col dibattito a settembre". Concetto ribadito anche da Tancredi: "È stato un incontro proficuo di allineamento con la Commissione nazionale, utile per coordinare tempi e modalità, con l’obiettivo comune di avviare il dibattito pubblico a settembre".

Il Comune parla di dibattito a settembre, ma ancora una data per l’incontro di apertura non è stata fissata e dai boatos che arrivano dalla riunione romana si percepisce che la nuova situazione politiche, con il voto fissato il 25 settembre, potrebbe avere un’immediata ricaduta sul cronoprogramma del dibattito pubblico meneghino. Un rinvio alla fine del mese elettorale viene dato come molto probabile, perché l’intenzione è di non sovrapporre la decina di incontri previsti sul futuro del Meazza con gli appuntamenti elettorali milanesi.

L’obiettivo del coordinatore del dibattito pubblico Pillon, del Comune e dei club, però, è che gli incontri si concludano entro e non oltre ottobre. Il tempo massimo concesso per far svolgere i confronti tra Comune, società e cittadini è di 30, massimo 40 giorni. Non di più. A novembre, poi, la Giunta e il Consiglio comunale dovranno decidere se dare il via libera o no al progetto rossonerazzurro, che prevede un nuovo stadio di fianco all’attuale impianto e la rifunzionalizzazione con parziale demolizione del Meazza. Un progetto di cui si parla dal 2019 ma che non ha ancora ottenuto il "sì" definitivo da parte di Palazzo Marino. E sullo sfondo resta una soluzione alternativa: la realizzazione del nuovo stadio di Milan e Inter nell’area ex Falck di Sesto San Giovanni.

M.Min.

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