Le meraviglie dei Cavalieri del Lavoro in mostra

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In tempi di crisi, c’è bisogno di cavalieri. La “gran bontà” di quelli antichi invocava messer Ariosto nel primo Cinquecento. Oggi, il Presidente Mattarella aggiorna la categoria conferendo l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro anche a gentildonne che abbiano contribuito a promuovere l’economia, con elevato impegno e responsabilità etica. Non più di 25 Cavalieri l’anno. Su 2.977 nomine a livello nazionale (dal 1901, quando il titolo fu istituito), ben 688 ne conta il Gruppo Lombardo. E festeggia i suoi primi 100 anni raccontandosi al grande pubblico, con un’esclusiva mostra all’ADI Design Museum, visitabile solo oggi e domani: “Wunderkammer. Le Mirabilia dei Cavalieri del Lavoro”. Oggetti rivelatori di affetti, passioni, esperienze personali, stravaganze. Un cabinet de curiositè straordinarie o destinate a diventarlo. Come i giornali cartacei: vedi le copertine di iconiche testate, compresa “Volare”, pubblicate in quasi cent’anni dall’azienda di famiglia di Giovanna Mazzocchi, a capo dei gran lombardi, titolare lei stessa del brevetto per pilotare un jet. Anche nelle imprese sportive si distinguono i nostrani Cavalieri: a 21 anni Giuseppe Castagna riceve la medaglia per aver completato la maratona acquatica del Nilo (42 chilometri, metà controcorrente), poi guiderà una banca.

Tra le 70 “mirabilia“, una bottiglia teschio ideata per un film d’Indiana Jones, concessa da Gino Del Bon. E la colonna per spillare birra-vero sassofono, concepita dalla creativa Vin Service (i coniugi Daniela e Riccardo Guadalupi). E la rosa di Baldassare Agnelli, forgiata in alluminio, ricavato dalla bauxite che l’omonimo nonno andò a scovare nei Balcani, avviando il successo di un’azienda leader nelle pentole professionali. E una Pinza Estrema per la Formula Uno... Chiusa l’esposizione, il pubblico potrà ammirare al Castello un’opera che rimanda comunque ai Cavalieri lombardi: loro collettiva benemerenza, il restauro della quattrocentesca Madonna del Coazzone (lunga treccia), bella e seria.Anna Mangiarotti

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