Chiavi riconsegnate, le piscine di via Buozzi tornano formalmente al Comune. Divorzio siglato fra amministrazione e Sport Management, l’operatore veronese che ha gestito negli ultimi anni il complesso natatorio. Chiavi in mano, mutuo anche: il Comune dovrà accollarsi la rata del project financing a suo tempo attivato per i lavori di riqualificazione. "È un peso per il bilancio - così il sindaco - ma anche una strada a senso unico. Sono impianti di nostra proprietà e beni della collettività. I nostri legali stanno valutando ogni aspetto". La priorità è uscire dall’impasse, e reperire un operatore disposto a rilevare il complesso. Vi sarebbero già quattro soggetti interessati. "Siamo fiduciosi, nonostante le difficoltà". Anche la piscina comunale al centro del dibattito politico. È del resto, l’argomento del giorno e quello di maggior interesse per i melzesi, ritrovatisi orfani dell’impianto scoperto gettonatissimo negli anni passati. La vicenda era stata ufficializzata dall’amministrazione nelle scorse settimane.
L’impianto rimasto chiuso per tutto l’inverno aveva saltato la scadenza della riapertura. I problemi economici dell’operatore, che sempre nelle scorse settimane ha ceduto alcune piscine ad altro soggetto, noti. Non appena è stato possibile ai sensi di legge, sono partiti diffida e revoca. "Abbiamo seguito le indicazioni degli avvocati - così Antonio Fusè - ciò che non desideravamo era infilarci in un contenzioso".Restano incognite e impegno. Sull’interessamento di alcuni operatori del settore sportivo conferme. Un buon segnale arriva in tale senso da altri comuni della zona: fra gli altri Cassina, dove un passaggio di gestione ha consentito la riapertura dell’impianto natatorio chiuso ormai dall’inizio della pandemia.
Monica Autunno