Lavori per la M4 in corso Europa, piano in tre fasi per evitare il caos

Si parte venerdì con la chiusura di Borgogna. Commercianti preoccupati

La linea blu si estenderà per 15,2 chilometri scanditi in 21 fermate (NewPress)

La linea blu si estenderà per 15,2 chilometri scanditi in 21 fermate (NewPress)

Milano, 25 ottobre 2017 - E' un piano in tre fasi, quello concordato ieri dal Comune e dai costruttori per i lavori della Metropolitana 4 nello snodo critico e centralissimo di corso Europa, piazza San Babila. La prima fase si aprirà venerdì, dopodomani, e durerà fino al 20-21 novembre. In questi 30 giorni sarà chiusa al traffico la parte più centrale di via Borgogna, quella all’altezza di largo Toscanini. Tradotto per gli automobilisti: arrivando dalla periferia non sarà possibile svoltare a sinistra in corso Europa. Resterà però aperta alle auto via Durini e proprio da qui si potrà raggiungere corso Europa.

Il 15 novembre è prevista la riapertura di via Cavallotti, che consentirà così di scaricare il traffico da Largo Augusto. È, questo, un passaggio non marginale nell’economia del piano di riduzione dei disagi messo a punto ieri. Dal 20-21 novembre sarà chiusa la svolta in corso Europa da via Durini perché il cantiere della M4 dovrà allargarsi andando ad occupare tutta la sede stradale del corso. Resterà solo il passaggio pedonale. Ma l’apertura, nel frattempo già avvenuta, di via Cavallotti consentirà di diminuire i disagi. Se è vero che in questa fase il cantiere M4 si allarga, è vero anche che contestualmente si accorcia lasciando quindi libera la metà di corso Europa che va dall’incrocio con le Gallerie San Carlo (da un lato) e Strasburgo (dall’altro) in avanti, verso la periferia, in direzione piazza Fontana. Questo tratto del corso sarà percorribile in entrambi i sensi di marcia anche grazie alla riapertura di via Cavallotti.

La terza fase inizierà solo dal 7 gennaio 2018 – dopo la tregua per lo shopping natalizio concessa anche l’anno scorso – ed è la fase più lunga, perché durerà almeno fino al 2020, e più critica perché a quel punto il cantiere tornerà ad allungarsi anche sulla parte di corso Europa precedentemente lasciata libera comportandone la chiusura al traffico. In questa fase i lavori per la futura stazione M4 entrano nel vivo. «C’è forte preoccupazione per l’invasività di questi cantieri – fa sapere Marco Barbieri, responsabile Relazioni istituzionali di Confcommercio –, chiediamo al Comune di approvare il prima possibile i bandi già annunciati a sostegno dei negozianti penalizzati dai lavori per la metropolitana, di predisporre la cartellonistica che segnali la presenza di attività commerciali e di prendere una posizione forte per evitare la contemporaneità dei lavori in via Borgogna, dove il silos è ostaggio di ricorsi legali, e in San Babila per la M4. Due cantieri in un fazzoletto di terra sarebbero letali».

«Stiamo facendo molta attenzione all’ingombro e alla tempistica dei cantieri – replica Marco Granelli, assessore comunale alla Mobilità – ma dobbiamo comunque dare priorità al loro avanzamento per evitare ritardi che si ripercuoterebbero su tutta la linea. Faremo anche attenzione al decoro delle cesate e alla segnaletica per ridurre i disagi».

 

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