ANDREA GIANNI
Cronaca

L’affaire dell’urbanistica. Indaga la Corte dei Conti: "C’è l’ipotesi di un danno ma serve dolo o colpa grave"

Oneri di urbanizzazione non aggiornati dal 2013. "Incostituzionale lo scudo erariale". Recuperati 8,6 milioni. L’istruttoria pilota sui bonus edilizi e l’allarme sui fondi del Pnrr.

L’affaire dell’urbanistica. Indaga la Corte dei Conti: "C’è l’ipotesi di un danno ma serve dolo o colpa grave"

L’affaire dell’urbanistica. Indaga la Corte dei Conti: "C’è l’ipotesi di un danno ma serve dolo o colpa grave"

La Corte dei Conti ha aperto un’istruttoria, per valutare l’ipotesi di un danno erariale, sull’affaire dell’urbanistica milanese, già al centro delle inchieste della Procura di Milano su presunti abusi edilizi e lottizazzioni abusive. Lo ha spiegato il procuratore regionale presso la Corte dei Conti della Lombardia, Paolo Evangelista. "La Procura è obbligata ad aprire un’istruttoria quando in una denuncia viene ipotizzato un danno attuale e concreto – spiega il magistrato – ma anche in presenza di articoli di stampa o anche nel caso di denunce anonime connotate da attualità e concretezza". Il danno erariale "in astratto" può essere dovuto anche al mancato aggiornamento degli oneri di urbanizzazione, che "a Milano non sono aggiornati dal 2013 o dal 2014, quando invece è prevista una cadenza triennale", oppure nel caso di lottizzazioni abusive e di altri aspetti finiti al centro dell’inchiesta panale. Evangelista, però, nel corso della conferenza stampa precedente all’inaugurazione dell’anno giudiziario fa una precisazione su questo caso "delicatissimo" che sta impegnando la magistratura contabile. "Per citare qualcuno in giudizio non è sufficiente il danno erariale – spiega – ma bisogna dimostrare che il danno sia stato provocato con una condotta dolosa o con un comportamento gravemente colposo. Dobbiamo tornare al passato, e valutare se c’è stata una grave negligenza oppure una colpa semplice". Un aspetto cruciale, per eventuali e future contestazioni.

Un tema al quale si collega anche il cosiddetto “scudo erariale“, varato durante la pandemia e prorogato fino al 31 dicembre 2024, che limita l’ipotesi della responsabilità per colpa grave dei dipendenti pubblici. Un provvedimento che, secondo Evangelista, presenta "diversi profili di incostituzionalità", problemi di "compatibilità tra diritto interno e diritto dell’Ue" legata in particolare alla partita del Pnrr.

Grazie all’attività in Lombardia, emerge dal bilancio, l’anno scorso è stato recuperato un importo pari a 8.599.379 euro, "il più rilevante a livello nazionale sia in esecuzione di sentenze definitive sia a seguito d versamenti “spontanei“" da parte dei presunti responsabili. Nel corso del 2023 la Corte dei Conti ha segnalato alla Gdf di Milano un danno erariale per una somma complessiva di 82.203.580 euro, delegando alle Fiamme gialle l’attività istruttoria. Somma che sale a 155.645.456 considerando tutte le province. "Nel 2023 – spiega il presidente, Antonio Marco Canu – cresce il numero di sentenze che non riguardano dipendenti pubblici ma privati beneficiari di risorse pubbliche". Una "istruttoria assolutamente innovativa" riguarda i bonus fiscali nell’edilizia: al centro la creazione di crediti d’imposta fittizi legati in particolare al Sismabonus e al Bonus facciate che ha provocato una "frode ai danni dello Stato per diversi milioni di euro".