Milano, preso topo d’appartamento: "È positivo al Covid"

Milano, 2 ottobre 2020 - Ladro d’appartamenti e in più positivo al Covid. Avrà fatto anche danni “sanitari“? È quello che vorrebbero sapere ora gli inquirenti, anche per avvertire, eventualmente, gli inquilini degli stabili presi di mira. È cominciato tutto martedì sera, quando un residente in zona ha lanciato l’allarme per la presenza sospetta di due persone che stavano armeggiando sulle serrature di ingresso di un paio di palazzi, prima in viale Romagna e poi in via Diacono, quartiere Città Studi.

È intervenuta la Volante che di lì a poco, grazie anche alla descrizione piuttosto precisa dei due personaggi , è riuscita a individuare i due sospetti. I quali, vistisi scoperti, si sono dati alla fuga con le loro biciclette, imboccando due strade diverse. Gli agenti ne hanno seguito uno e dopo un po’ sono riusciti a bloccarlo, anche se quello, nella concitazione, è finito a terra con la bici prendendo una botta alla gamba. Così, dopo che i poliziotti gli avevano trovato nello zainetto alcuni attrezzi del mestiere come un cacciavite di precisione e una torcia, quello – un trentenne cileno di professione ladro – ha chiesto di essere portato in ospedale per il dolore alla gamba, comunicando però nel comtempo che la sua compagna era positiva al Covid.

A quel punto la storia, da semplice vicenda di tentato furto con scasso si è trasformata in una sorta di odissea sanitaria. Sottoposto al tampone dal personale del Pronto soccorso del Policlinico, per il ladro è arrivata la conferma della positività. Così invece di finire in camera di sicurezza in attesa del processo per direttissima già fissato per l’indomani, ha passato la notte in ospedale piantonato dagli agenti, gli stessi che l’avevano arrestato per limitare in quel modo le possibilità di contagio.  Da lì però la mattina dopo Marcelo D.L. è finito direttamento in isolamento a San Vittore.