Milano, furti nelle ville dei calciatori: confiscati i beni del ladro incubo dei vip

Aveva colpito a casa di Patrick Vieira e Sulley Muntari, quando giocavano nell'Inter, ma anche della vedova Trussardi

Patrick Vieira ai tempi dell'Inter

Patrick Vieira ai tempi dell'Inter

Milano, 13 giugno 2018 - Ha messo in atto negli anni una serie di furti in abitazione, anche con dei complici, e in alcuni casi i suoi obiettivi erano le case dei vip, tra cui quelle dei calciatori Patrick Vieira e Sulley Muntari, quando nel 2009 giocavano per l'Inter, ai quali avrebbe portato via soldi, gioielli e orologi di lusso per un valore di un milione di euro. E anche quella, sempre nel 2009, di Marialuisa Gavezzani vedova Trussardi, dove avrebbe arraffato con altri oggetti di lusso per 2 milioni.

Ora per il ladro peruviano, anche esperto in truffe, i giudici della Sezione misure di prevenzione del Tribunale milanese, presieduta da Fabio Roia, hanno disposto la confisca di una serie di beni immobili, tra cui un negozio e una villa a Baranzate, nel Milanese, e anche di un conto corrente. La misura della confisca, come si legge nel provvedimento a carico del 26enne, difeso dal legale Antonio Buondonno, è stata disposta sulla base della sua "pericolosità sociale". I giudici  hanno accolto la richiesta per il sequestro, propedeutico alla confisca dei beni immobili, presentata dalla Questura di Milano (non è stata applicata, invece, la misura della sorveglianza speciale). Nel provvedimento il Tribunale indica una lunga sfilza di procedimenti penali a carico del giovane che ha proseguito "sulla via dell'illecito nonostante sia stato destinatario di provvedimenti restrittivi di arresto, di condanne penali definitive e di misure alternative alla detenzione".

Nei casi dei furti ai danni di Vieira e Muntari, l'uomo assieme a dei complici sarebbe entrato nelle loro case a Milano, tutte e due nella stessa via all'epoca, e avrebbe portato via la cassaforte che conteneva contanti per 15mila euro, gioielli e orologi di lusso per 200mila euro. Rubati anche altri 28 orologi di pregio, altri gioielli e un computer. Il processo per questa vicenda, stando al provvedimento, è ancora in corso. Nel 2010, invece, venne arrestato assieme ad altri tre soggetti perché entrò in casa di Gavezzani forzando una porta-finestra e portando via la cassaforte con dentro gioielli per 2 milioni. Per questo caso ha patteggiato 2 anni e 4 mesi.

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