Milano, rapine di orologi di lusso: mille e uno modi di derubare automobilisti e passanti

Operazione della Mobile: in manette i due franco-algerini che derubarono un turista tedesco di un Richard Mille da 120mila euro

 rapinatori in azione in piazza Monte Titano il 6 giugno

rapinatori in azione in piazza Monte Titano il 6 giugno

Milano, 28 settembre 2021 - Mille e uno modi di rapinare orologi. Dalla tecnica dello specchietto alla botta al paraurti. Dalla gomma bucata allo scippo violento in strada. Un’escalation di casi che racconta di quanto si stia allargando la platea di criminali attratti da un business redditizio come la rivendita sul mercato nero di cronografi Rolex o di altri marchi altrettanto prestigiosi. L’ennesima fotografia dell’esistente, dopo l’operazione che il 16 settembre ha portato all’arresto in flagrante di due trasfertisti napoletani, è stata scattata dagli specialisti dell’Antirapine della Mobile, che nelle ultime ore hanno notificato quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere ad altrettanti predoni degli orologi. La prima indagine degli agenti coordinati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Francesco Giustolisi è scattata il 6 luglio, a seguito della denuncia di un trentacinquenne tedesco di 35 anni derubato nell’area di servizio Agip di piazzale Lotto di un Richard Mille da 120mila euro. Il turista ha riferito di essere stato fermato poco prima in viale Serra da un uomo in motorino, che gli ha segnalato la foratura di uno degli pneumatici della sua Porsche Cayenne. Il conducente ha ringraziato e si è fermato dopo poche centinaia di metri per controllare l’eventuale danno; ed è in quel momento che è stato aggredito alle spalle da una seconda persona e rapinato del cronografo che aveva al polso. Dalle immagini delle telecamere, gli investigatori sono risaliti prima allo scooter, già utilizzato in passato per mettere a segno furti, e poi a due indirizzi al Ticinese e in zona Comasina, poi rivelatesi i domicili di due franco-algerini di 32 e 33 anni con precedenti. Sotto una delle abitazioni è stato notato un altro motorino, che ha ricollegato la coppia di rapinatori a un altro blitz avvenuto il 6 giugno in piazza Monte Titano, vicino alla stazione Lambrate: in quel caso, i due avevano urtato la Bmw serie 7 di un imprenditore, poi derubato di un Audemars Piguet da 30mila euro. Gli accertamenti investigativi sono ancora in corso per capire se i franco-algerini abbiano colpito in altre occasioni. La seconda inchiesta ha portato all’arresto di un venticinquenne originario del Senegal e di un trentatrenne gambiano, accusati di due rapine avvenute nell’autunno dello scorso anno. Il più giovane, bloccato quasi per caso a due passi dalla Questura, sarebbe il responsabile dell’aggressione subìta da un settantottenne il 27 ottobre in viale Piave: quella sera, l’anziano era stato spinto nell’androne condominiale da due uomini, malmenato e derubato da 8mila euro. Un copione identico a quello seguito dal gambiano, che a novembre avrebbe scippato un cinquantenne di un Rolex da 10mila euro. In entrambi i casi, i due erano con complici che non sono stati ancora identificati. Pedinamenti e servizi di osservazione hanno evidenziato che i due si aggiravano di pomeriggio in zona Stazione Centrale, per poi spostarsi di notte nel tempio della movida di corso Como, evidentemente a caccia di giovani da rapinare di smartphone o preziosi. Il passo successivo: risalire la piramide e arrivare ai capi di una rete ramificata e molto ben organizzata.  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro