La spaccata, le armi, il gas: “salta” il colpo, due arresti

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Il piano era ben organizzato: mezzi rubati, a Pero e nella provincia di Como, usati come ariete per sfondare la porta sul retro e per bloccare la strada alle forze dell’ordine, armi e bombole di gas. La banda, nella notte tra venerdì e sabato, era pronta a far saltare lo sportello bancomat all’interno del mini centro commerciale di viale delle Industrie, dove ci sono negozi, bar e il supermercato Esselunga. In due hanno usato una Fiat 500 per sfondare la saracinesca, mentre i complici aspettavano fuori a bordo di un furgone cassonato, anche questo rubato e con targa contraffatta come la 500, posizionato di traverso per sbarrare la strada alle forze dell’ordine. Poi, hanno piazzato le bombole di gas acetilene, ma prima di poter azionare la carica e far esplodere lo sportello, hanno sentito le macchine dei carabinieri della Compagnia di Corsico, i militari della stazione e quelli della Radiomobile, arrivati dopo l’attivazione dell’allarme anti intrusione, scattato appena la 500 ha sfondato la serranda. I due che aspettavano fuori, dopo aver abbandonato il furgone, sono scappati a bordo di un altro veicolo. Quelli che erano dentro il centro sono stati bloccati. Entrambi italiani, si tratta di un 37enne residente al campo nomadi di via Chiesa Rossa, e un 43enne, anche lui residente in un campo nomadi di Milano, in via Negrotto, entrambi con precedenti simili e attualmente sottoposti all’affidamento in prova ai servizi sociali. Sono stati portati nel carcere di San Vittore e dovranno rispondere di tentato furto aggravato in concorso, ricettazione e riciclaggio, porto e detenzione di esplosivi e armi da sparo. Il 43enne, infatti, aveva in tasca una pistola beretta calibro 9x21 con caricatore inserito. L’arma era stata sfilata a un 68enne agente della polizia locale di Cesano nel 2008, durante una rapina in banca. Francesca Grillo

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