La rivincita degli alberghieri "Il lavoro c’è. Ora serve una riforma"

Traino la top10 degli indirizzi dedicati ai servizi e puntano sul post-diploma. Carlo Porta in vetta

L’indirizzo alberghiero quest’anno “monopolizza“ la classifica degli istituti professionali dedicati ai servizi. Sorpassa il Galilei Luxemburg (primo nell’edizione di Eduscopio 2021 con il 76% di occupati) e si piazza al primo posto con il Carlo Porta (con il 70% di studenti al lavoro nei primi due anni), al terzo con il Lagrange, al quarto con il Vespucci e al sesto con il Frisi. "Un segnale", sottolinea la preside del Carlo Porta, Rossana Di Gennaro. "Il nostro indirizzo è stato quello che ha subito maggiormente le conseguenze dei lockdown - ricorda - ma già nell’estate del 2021 siamo riusciti a reinserire i tirocini, a riprendere a pieno regime con l’Erasmus e abbiamo intensificato laboratori e attività". Continuano a bussare le aziende di ristorazione alle porte dell’alberghiero di via Uruguay. "Quel 70% potrebbe essere il 100% degli occupati tanta è la richiesta - spiega Di Gennaro -. Tanti proseguono gli studi andando in università e noi stessi abbiamo creato due indirizzi Its, uno già partito e l’altro che speriamo di riuscire a lanciare per gennaio". L’etichetta “professionali“ per come sono stati concepiti finora inizia a stare un po’ stretta. "Il fatto che i primi posti siano occupati tutti dagli alberghieri, fatta eccezione del Galilei, è l’ennesima dimostrazione non solo del ruolo trainante del nostro settore, ma anche di un istituto ’professionale’ che così non funziona, che va riformato. Gli alberghieri andrebbero ascoltati di più e andrebbe rivisto il piano di studi per un vero rilancio, oltre all’attività pratica nel nostro indirizzo c’è uno zoccolo duro di materie teoriche, di lingue". Ma nonostante questo, gli ottimi risultati e le prospettive di lavoro non è stata ancora invertita la corsa delle famiglie verso i licei.

"L’etichetta “professionale“ non aiuta e non rende l’idea della complessità culturale che c’è dietro", ricorda la preside del Carlo Porta che butta il cuore oltre l’ostacolo: "Noi siamo convinti che il settore del turismo sarà ancora di più trainante e da gennaio contiamo di aprire anche il nostro corso post-diploma per creare manager nel settore sport, guardando già alla sfida di Milano-Cortina 2026".

Si.Ba.

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