La mia odissea sanitaria causata dalla pandemia

La cassanese Marialuisa Mianti ha scritto una lettera a Letizia Moratti e al difensore civico

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Ospedali affollati a causa dei ricoveri per malati di Covid, medici costretti a trascurare altre patologie che creano sofferenze e disagi di non poco conto. È quanto porta alla luce la cassanese Marialuisa Mianti con la sua odissea sanitaria vissuta in più ospedali che dura da un anno e mezzo. Ricoverata per una operazione al ginocchio la sua situazione clinica, sostiene, si è aggravata per infezioni dovute a mancate medicazioni a causa del Covid. "A operazione terminata - racconta - sono stata contagiata dal Covid, in maniera anche preoccupante, in quello stesso ospedale. Hanno quindi proceduto con l’isolamento e le attenzioni dei medici sono passate tutte alle cure del virus mettendo da parte i controlli post operazione al ginocchio". Sorgono infezioni e necessità di nuove operazioni: "Le mancate medicazione del dopo operazione hanno provocato gravi infezioni che hanno portato ad altri due interventi sul ginocchio per evitare di perdere l’uso della gamba". Il calvario clinico della donne deve poi affrontare anche la burocrazia. Gli viene prescritto un ciclo di fisioterapia giornaliera importante, ma nonostante una struttura sotto casa, come l’ospedale Zappatoni, deve affrontare un viaggio di circa tre ore al giorno, con spese trasporto ambulanza a suo carico, per recarsi in altra struttura: "Vorrei che mi facessero curare con più serenità e meno problemi. Non capisco perché debba fare, con difficoltà, tanti chilometri di strada per effettuare la fisioterapia quando ci sarebbe la possibilità di farla a pochi passi da casa". È quanto ha scritto la cassanese in una missiva inviata all’assessora di Regione Lombardia Letizia Moratti e in un esposto al difensore civico di Regione Lombardia.

Stefano Dati

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