BRUNO
Cronaca

La città moderna e attrattiva non può temere ogni temporale

Milano, città di lusso e design, non riesce a risolvere il problema delle esondazioni. La mancanza di interventi risolutivi mette a rischio quartieri e infrastrutture. È urgente definire un piano per evitare danni e costi.

Villois

Incredibile ma vero che una della capitali del mondo del lusso e design, con una strada in cui si vendono immobili a 120mila euro a metro quadro, non riesca a trovare soluzione all’esondazione di corsi d’acqua. Se si va indietro nei decenni e si raffronta la Milano di allora con quella di oggi non si può minimamente comprendere come la macchina comunale non sia stata in grado di dare corso ad una cantieristica in grado, se non di eliminare, sicuramente di ridimensionare fortemente le possibilità che i corsi d’acqua straripino. Oltre al danno sociale che producono le esondazioni c’è quello strutturale di interi quartieri, mediamente realizzati oltre mezzo secolo fa, le cui infrastrutture portanti degli edifici con il passare degli anni e le continue sollecitazioni dell’umidità, praticamente perenne, possono subire.Milano è una città di avanguardia che sa anticipare i tempi, lo ha fatto, grazie al sindaco Albertini, nella modernizzazione e nella rinascita di interi quartieri, come Porta Nuova e City Life, simboli della modernizzazione e in grado di attrarre insediamenti di head quarter dei colossi mondiali dell’innovation tecnology. Proprio per questo e tanto altro, come aver saputo valorizzare lo storico insieme moderno-contemporaneo, non è accettabile che si continui a dilazionare una vera azione risolutiva per evitare le esondazioni. La macchina dell’attrattivtà e dello sviluppo permanente cammina a pieno regime, lo confermano le centinaia di gru di cantieri in ogni dove, l’insediamento di decine di nuovi hotel di lusso, la crescita esponenziale non solo del numero di passeggeri che arrivano a Malpensa e Linate, ma anche delle merci che partono, lo conferma l’exploit della Fiera che presto sarà nelle prime cinque del globo e non certo all’ultimo posto, lo conferma il numero di lavoratori e post studenti stranieri che assumono la residenza a Milano. E’ indispensabile definire un piano che consenta di evitare in ogni stagione dell’anno l’allagamento di interi quartieri e i costi che ne derivano.