La città che cambia. Zone a 30 all’ora e aree pedonali: 5 anni di boom

I dati del primo rapporto di Amat sugli spostamenti: strade a velocità limitata aumentate del 133%.

La città che cambia. Zone a 30 all’ora e aree pedonali: 5 anni di boom

La città che cambia. Zone a 30 all’ora e aree pedonali: 5 anni di boom

Un aumento significativo delle Zone 30 e delle isole pedonali ed una mortalità stradale al di sotto della media nazionale. Sono soprattutto questi i dati che emergono dal primo “Report della Mobilità“ realizzato da Amat e presentato ieri durante il Forum della Mobilità Sostenibile, alla presenza, tra gli altri, dell’assessora comunale alla Mobilità, Arianna Censi, della presidente di Atm, Gioia Ghezzi, del direttore generale di Amat, Valentino Sevino, di Guia Biscaro, presidente della Consulta cittadina per la Mobilità attiva, e di Marco Piuri, amministratore delegato Trenord. Un report che rappresenta "una fotografia della mobilità" fino al 31 dicembre 2022.

Una particolare accelerazione è stata data negli ultimi anni a progetti in grado di restituire ai cittadini luoghi di aggregazione e aree pedonali sottraendole alle auto e ai parcheggi. Il tasso di crescita quinquennale delle Zone a traffico limitato, dal 2018 al 2022, si attesta ad un più 16,3%, passando da 126mila metri quadrati a 142mila. Più alto, nello stesso periodo, l’aumento delle aree pedonali: più 18,3%, con oltre 77mila metri quadrati realizzati negli ultimi 2 anni considerati dal report. Quelle che aumentano maggiormente in percentuale sono, però, le Zone con limite di velocità fissato a 30 chilometri orari (Zone 30): l’incremento nel quinquennio è del 133,8% nel quinquennio. Rientrano in questa strategia anche i progetti “Piazze Aperte“, che ha raggiunto i 25mila metri quadrati di estensione, e le “Strade Aperte“ che nel 2022 sono arrivate ad una lunghezza complessiva di 4,5 chilometri coinvolgendo circa 15mila bambini. E, a proposito di contenimento delle auto e del traffico, se l’Italia è uno dei Paesi col più alto tasso di motorizzazione in Europa registrando 672 automobili ogni mille abitanti, a Milano si è registra un calo del tasso di motorizzazione: 490 nel 2021, in controtendenza rispetto al dato nazionale nettamente più alto e in crescita, con Roma a 630, Napoli a 603 e Torino a 587. Un dato, quello milanese, rimasto stabile anche nel 2022. A Milano il parco auto si rinnova in fretta, su 678.839 auto immatricolate, 36% è un euro 6, con un più 10% sul 2020. Per quanto attiene poi alle statistiche sull’incidentalità, nel 2021 gli incidenti sono stati 7082 con 8.949 feriti e 37 morti. Il tasso di mortalità ogni centomila abitanti è del 2,3 contro il 4,8 a livello nazionale.

Gi.An.

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