Incentivare l’uso della bicicletta? "Bisogna ripartire da una politica d’investimenti, campagne di comunicazione mirate e un’adeguata formazione dei tecnici comunali chiamati ad occuparsi di questo tema". È l’opinione di Marco Menichetti, ex assessore ed esperto di mobilità sostenibile, rispetto alla scelta del Comune di San Donato di sospendere il bike sharing e la velostazione. A detta dell’ente locale, si tratta di servizi da ripensare perché costosi e poco usati. "Negli anni sono mancate campagne di marketing e promozione per incentivarne l’utilizzo - osserva Menichetti -. Prendiamo il bike sharing. Perché non proporre alle principali aziende del territorio alcune convenzioni, per favorire gli spostamenti casa-lavoro sulle due ruote? E perché non si è pensato di stimolare gli oltre 200 dipendenti del Comune ad abbonarsi al servizio, magari garantendo una maggiore flessibilità oraria a chi avesse scelto di rinunciare all’auto a favore della bicicletta? Tutte occasioni mancate".
C’è poi la questione dei costi. "Difficilmente - rimarca l’esperto - un servizio come il bike sharing si ripaga da solo. Però è importante crederci, veicolare un messaggio. Fare investimenti in questo settore deve rappresentare una precisa scelta politica, al di là del pareggio tra spese e ricavi". "Inoltre - prosegue - è importante aumentare le misure di sorveglianza, affinché le biciclette non siano oggetto di furti e vandalismi che possano compromettere il buon funzionamento del servizio". Critiche per la scelta di sospendere il bike sharing e la velostazione si sono levate anche dalla sezione locale della Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta.
Ora l’auspicio è che una realtà come San Donato - che, proprio in base ad un’analisi della Fiab, nel 2023 aveva confermato la sua vocazione di "Comune ciclabile" - possa ripartire da programmi lungimiranti e ad ampio raggio.