Io, lontana da mia figlia e dall’Ucraina

Tatiana lavora nel Milanese da vent’anni e cerca di stare vicina col cuore alla sua famiglia in zona di guerra

Manifestazione contro la guerra in Ucraina

Manifestazione contro la guerra in Ucraina

di Stefano Dati

"Vivo a Cassano lontana dalla mia terra natale, ma la testa e il mio cuore sono in Ucraina vicino a mia figlia". Inizia con queste parole sofferte Tatiana a raccontare la sua preoccupazione per quanto sta accadendo in patria. Il suo pensiero va costantemente ai tre nipotini che vivono con la figlia nella zona di guerra alle porte della Russia. "Non sono tante le notizie che ci arrivano – racconta commossa – sappiamo poco più di quello che sapete voi informati attraverso i media".

Ma gli effetti della guerra si fanno sentire, anche se lontani dalla zone bombardate in questi giorni. "La mia città é vicina al confine della Romania, al momento lontana, per fortuna, dalla zona dei bombardamenti. Da ciò che mi è stato possibile sapere, in quella zona non c’è ancora presenza di militari, però la guerra si fa sentire con la corsa all’accaparramento dei prodotti alimentari, mentre è praticamente impossibile prelevare soldi: i bancomat sono vuoti".

Tatiana si è trasferita a Cassano dal 2002 dove lavora come addetta alle pulizie, invece la figlia - madre di tre bambini - vive a Hlyboka, un insediamento urbano dell’Ucraina situato nell’oblast’ di Cernivci. "Siamo cittadini extracomunitari e se dobbiamo venire in Europa, quindi in Italia, occorrono documenti e passaporto; mia figlia purtroppo non li ha, quindi non posso fare nulla per portarla qui da me". Sono una ventina le persone di nazionalità ucraina che lavorano a Cassano molto preoccupate per quanto sta accadendo nel loro Paese, tutte donne che hanno lasciato la loro casa e affetti per raggiungere luoghi a loro sconosciuti dove guadagnare uno stipendio da inviare, poi, quasi tutto in patria per aiutare la famiglia.

"Siamo in tante qui – continua Tatiana – che viviamo le giornate con ansia e tanta preoccupazione per quanto sta accadendo nella nostra terra". Preoccupazione e nello stesso tempo non manca il coraggio per sostenere i connazionali che in terra di Ucraina sono costretti a difendersi da una guerra all’alba del 21esimo secolo. Sulla sua pagina social Tatiana mette in primo piano con orgoglio la bandiera della sua patria e si allinea con chi attraverso i post pubblicati invita agli appelli per sostenere il proprio Paese "L’Ucraina è uno stato libero – ripete Tatiana – meritiamo e abbiamo il diritto di vivere la nostra libertà senza doverla pagare con il sangue di una guerra!"

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