Indonesia, il maltempo frena le ricerche dei tre milanesi

La speranza è che i dispersi siano approdati su un isolotto, che siano salvi. La Farnesina fa sapere che le ricerche proseguono, che l’ambasciata italiana a Jakarta segue «attivamente» il caso di Marianna Vazzana

Daniele Buresta, Michela Caresani e Alberto Mastrogiuseppe: i tre sub dispersi nel Borneo

Daniele Buresta, Michela Caresani e Alberto Mastrogiuseppe: i tre sub dispersi nel Borneo

Milano, 18 agosto 2015 - «Sono sconvolta, non oso pensare come sta Valeria, col fidanzato disperso, dall’altra parte del mondo. Ecco, il mio pensiero va soprattutto a chi non è stato ancora ritrovato e ai familiari che saranno distrutti». Parla Anna, dell’Associazione onlus ‘Tom & Gerry’, dedicata a cani e gatti, amica di Valeria Baffè, 34 anni, milanese, tornata in superficie sana e salva dopo lo snorkeling (pratica che consiste nel nuotare utilizzando un boccaglio o un aeratore, snorkel in inglese) sabato pomeriggio nell’isola di Sangalaki, in Borneo, nell’est dell’Indonesia. Un’avventura che avrebbe dovuto chiudere piacevolmente una vacanza e che invece si è trasformata in un incubo. Tre i dispersi: il suo fidanzato, Daniele Buresta, di 36 anni, Alberto Mastrogiuseppe, coetaneo, e Michela Caresani di 33, non tornati sulla barca dopo un’immersione. Tutti amici, partiti da Milano il 1° agosto. Non c’è traccia nemmeno di una turista belga, Vana Chris Vanpuyvelde. Valeria Baffè, che si era limitata ad ammirare il fondale insieme a un altro turista italiano, piemontese, ieri ha risposto al cellulare solo per dire che « non ho tempo di parlare. Devo tenere il telefono libero per contribuire alle ricerche e parlare con Roma». Per tutto il pomeriggio, gli amici di una vita ripetono «mi è cascato il mondo addosso, non può essere vero».

Chi conosce Daniele è legato anche a Michela e ad Alberto. Stesso giro di amicizie, stessi ricordi condivisi. I familiari non se la sentono di dire nulla. «Abbiamo adottato una linea condivisa, niente commenti», fa sapere un’amica di Michela Caresani. Per il resto sono sospiri e lacrime, comunicazioni che s’interrompono non appena squilla un telefono che potrebbe portare buone notizie. «Io ho letto che tutti e quattro erano riemersi in superficie e che sono stati poi trasportati dalle correnti, è vero?», chiede conferma un altro amico.

La speranza è che i dispersi siano approdati su un isolotto, che siano salvi. La Farnesina fa sapere che le ricerche proseguono, che l’ambasciata italiana a Jakarta segue «attivamente» il caso. Ma c’è una difficoltà: secondo il sito di informazione locale Tribun News le condizioni del tempo rendono il lavoro più difficile alle quattro imbarcazioni impegnate nelle ricerche dei ragazzi. Con loro c’era una guida, Osland, che è stata ritrovata, zoppicante, e che potrebbe dare alle autorità delle informazioni.

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