Settimo, incendio in deposito di rifiuti speciali: allarme per colonna di fumo / FOTO

Arpa: esclusa la presenza di inquinanti nell'aria

Incendio in deposito rifiuti a Settimo Milanese

Incendio in deposito rifiuti a Settimo Milanese

Milano, 9 luglio 2019 -  Un incendio di grandi proporzioni è divampato alle prime luci dell'alba in un grosso deposito di rifiuti speciali in via Albert Sabin a Settimo Milanese, alle porte di Milano. Sul posto, chiamati dai cittadini che si sono svegliati vedendo un'alta colonna di fumo, sono arrivati vigili del fuoco, 118, polizia e carabinieri. La colonna di fumo era visibile anche dalla Tangenziale Ovest e da tutte le strade nella zona Ovest del capoluogo lombardo. Il rogo, che si è sviluppato probabilmente a notte fonda, non avrebbe provocato vittime né feriti.

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Secondo le prime informazioni, la parte più delicata dei materiali pericolosi e speciali che l'azienda trattava non sarebbe stata intaccata dalle fiamme. Lo hanno riferito fonti dei vigili del fuoco sul posto. Si tratta di polveri derivate dal "processamento di scarti industriali", che si trovano impacchettate in un'ala dell'edificio non interessato dalle fiamme. A bruciare sarebbero state soprattutto gomma, plastica e legna.

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L'incendio è stato spento alle 8.30, ma i Vigili del fuoco continuano a lavorare per abbattere i fumi derivanti dalle operazioni di smassamento. Attualmente non si può accedere all'impianto anche per motivi di sicurezza e di stabilità del capannone. Nonostante l'incendio sia spento, in via cautelare Arpa continua a monitore la situazione attraverso il gruppo di supporto specialistico contaminazione atmosferica.

"Il vento che spirava verso nord-ovest ha portato il fumo verso il centro della nostra città, i tecnici Arpa effettuano continue rilevazioni nei dintorni dell'incendio attraverso un'apparecchiatura portatile: non sono stati riscontrati picchi di sostanze pericolose - afferma l'amministrazione comunale di Settimo Milanese -. Arpa ha installato un'apparecchiatura di campionamento dell'aria sul tetto di un capannone attiguo alla EffeC2. I risultati delle analisi saranno disponibili tra una settimana. I titolari dell'azienda sono presenti sul posto e stanno collaborando con Arpa, cui hanno fornito tutta la documentazione relativa all'attività produttiva. Dai primi accertamenti la ditta risulta in regola e autorizzata". 

 

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