In bicicletta fino in Sierra Leone per una buona causa, anzi due

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di Alessandra Zanardi

A dispetto di chi dice che se la sta prendendo comoda, ha già macinato 2.500 chilometri Roberto Peia, il pensionato 67enne di San Donato che, da solo, sta facendo un viaggio in bicicletta fino in Africa, per solidarietà. Ora si trova nel Sud della Spagna, diretto prima a Malaga e poi a Gibilterra, dove s’imbarcherà per il Marocco. La sua destinazione è la Sierra Leone, dove conta di arrivare per Natale. Scopo dell’insolita quanto impegnativa traversata è raccogliere fondi per tre diverse associazioni (Medici con l’Africa, Senegol e World bicycle relief), tutte impegnate in progetti umanitari nel Continente Nero.

Peia è partito il 18 settembre dalla sua abitazione di San Donato e ha seguito un percorso a tappe, durante le quali ha toccato decine di località tra Italia, Francia e Spagna, in alcune delle quali è stato ospite di amici e conoscenti. Per il resto, ha dormito in tenda, oppure in piccoli alberghi e appartamenti presi in affitto. "A parte qualche foratura e un’esperienza poco gradevole, con tre cani che mi hanno inseguito minacciosi, tutto procede – racconta –. Fisicamente sto bene. Ho trovato sulla mia strada tante persone ospitali, che mi hanno fatto sentire accolto. Ogni tanto ho dovuto fare i conti con condizioni meteo avverse. A Barcellona, ad esempio, sono rimasto bloccato dalla pioggia. E ne ho approfittato per passare la giornata nell’officina di un amico telaista: veder nascere una bicicletta è sempre un’emozione". Il viaggio procede con una media di 100 chilometri al giorno, "ma non seguo una tabella predefinita. Mi prendo i miei tempi, ne approfitto per visitare luoghi e rivedere amici". "Ogni località ha un proprio fascino; sono rimasto colpito in particolare da Valencia, città davvero a misura di ciclisti. L’assessore alla mobilità è un italiano". Tra gli obiettivi di Peia anche sensibilizzare sull’importanza della sicurezza dei ciclisti.

L’impresa del sandonatese è sostenuta da un gruppo di sponsor. E, insieme ai chilometri percorsi, stanno arrivando le donazioni: 2.500 euro per Medici con l’Africa, 800 euro per Senegol e 400 per World Bicycle Relief. I contributi si raccolgono attraverso il sito peiapedala.it, sul quale è anche possibile seguire il tragitto del ciclista con la posizione in tempo reale, le foto, il diario di bordo e le parole chiave del viaggio.

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