In allarme oltre 1.500 assistiti Poi la dottoressa resta in città

Migration

La carenza di medici di base nei paesi del Legnanese è un fattore che preoccupa migliaia di persone. Nei giorni scorsi anche a Magnago il problema è stato sollevato dopo il ventilato trasferimento a Castano Primo di un medico in servizio nel paese, una dottoressa con oltre 1.500 pazienti. Un problema enorme nato nelle scorse settimane quando in zona si era prospettato un "vincolo di apertura" per un ambulatorio nella vicina Castano Primo. La dottoressa, prima in graduatoria davanti agli altri medici di Magnago, avrebbe potuto così trasferirsi nel castanese lasciando i propri pazienti in paese e aprendo così una falla nel sistema dei mutuati. Ats della città metropolitana di Milano ha poi spiegato che la dottoressa ha esercitato la propria preferenza, chiedendo di restare a Magnago con i suoi pazienti. Il tutto dopo che sulla vicenda era intervenuto anche il sindaco ed ex medico Dario Candiani che ha fatto pressione su Ats affinché accantonasse il vincolo. Il tema tocca da vicino anche Castellanza che al momento ha tre medici che sono andati in pensione e per i quali Ats sta cercando di coprire le posizioni con sostituti. In questi giorni altri due cesseranno l’attività entro il 2022 con la consueguenza diretta che quasi settemila castellanzesi saranno senza medico di base, quasi uno su due. Il Pd sul tema ha avviato una raccolta firme: "Avendo constatato che anche gli estremi tentativi portati avanti dall’amministrazione comunale di trovare una soluzione a questo cataclisma sociale non ha trovato interlocutori pronti ad affrontare la situazione nelle aziende sanitarie territoriali, abbiamo deciso come circolo Pd di Castellanza di promuovere una raccolta firme sul territorio della nostra città. Una situazione questa che è figlia di una politica regionale sanitaria che non scopriamo solo oggi essere deficitaria". Ch.S.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro