Imeas, l’azienda: "Mini sciopero"

Il direttore Zenere chiarisce: "Degli 86 dipendenti 25 hanno aderito all’agitazione e non in modo continuato"

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VILLA CORTESE

di Christian Sormani

"Degli 86 dipendenti attualmente in forze, circa 25 hanno aderito all’agitazione, e nemmeno in modo continuativo". Inizia così il chiarimento della società Imeas rispetto a un mini sciopero proclamato nei giorni scorsi da alcuni lavoratori della Imeas di Villa Cortese, che richiedevano una sorta di quindicesima mensilità. Una richiesta sulla quale la proprietà si è opposta perché non ritiene vi siano attualmente le condizioni economiche per sostenerla, visto il periodo di recessione. A chiarire la situazione una volta per tutte è stato Francesco Zenere, direttore commerciale dell’azienza che non ha per nulla apprezzato le parole spese da alcuni sindacalisti nel merito dello sciopero, associato alla situazione della Sitem di Canegrate. "E’ per noi importante dare seguito a una gestione imprenditoriale salda e aperta, così come abbiamo avuto l’onore e la fortuna di poter apprendere da chi ci ha preceduti e, in particolare, dai nostri genitori che ci hanno avviati sin da ragazzini all’etica imprenditoriale, alla dedizione e alla costanza nell’impegno lavorativo; costanza e impegno che riteniamo di assolvere e desideriamo siano osservati anche dai nostri dipendenti. Ho la fortuna di lavorare in Imeas da oltre 23 anni, pertanto ne conosco bene la realtà, come opera e posso dire di aver partecipato alla selezione di un buon numero degli attuali dipendenti. L’azienda eroga puntualmente, con valuta 12 del mese, la retribuzione ai propri dipendenti, che possono godere di 13° e 14° mensilità".

Secondo il direttore commerciale ogni mese la busta paga comprende un premio di produzione che fu istituito dal nonno alla fine degli anni ’70. Il tutto oltre a un’indennità di mensa che viene corrisposta a tutti e a prescindere dalla presenza o meno in azienda, e inclusa anche nella tredicesima e quattordicesima mensilità, oltre a eventuali straordinari e indennità di trasferta. "Per chi si reca in trasferta l’azienda fornisce una carta di credito aziendale oltre a denaro contante, in modo che il dipendente non debba anticipare né sostenere spese. Ci teniamo poi a sottolineare che durante il lockdown del 2020 l’azienda, nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia, ha sempre anticipato la cassa integrazione per non creare disguidi economici ai propri dipendenti e non far percepire disagi alle loro famiglie in un momento così delicato, in cui le paure erano molte e l’incertezza assoluta. Inoltre ferie e permessi sono erogati senza difficoltà, anche se richiesti con preavvisi minimi". L’azienda viene oggi gestita dalla terza generazione e negli negli ultimi 5 anni ha avviato investimenti di svariati milioni di euro in macchinari, infrastrutture, formazione e informatizzazione.

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