Parsi
Cifre alla mano, sono le donne e i bambini il popolo più perseguitato della terra. È contro di loro che, da sempre, si compie un genocidio preceduto e accompagnato da ogni sorta di infamia: stupro, violenza assistita, stalking, femminicidio, torture fisiche e psicologiche. Nel microcosmo familiare come nel macrocosmo sociale. Dal microcosmo delle famiglie disfunzionali dove ogni umano scempio è possibile, al macrocosmo delle 59 guerre nel mondo, dalla maschilistica persecuzione del narcisismo maligno, dall’impotenza rivendicativa ed assassina di chi con le armi, con lo sfruttamento degli esseri umani, con le stragi terroristiche, con le speculazioni di affari, crede di poter governare esseri umani. Si tratta di realtà speculari, del rovescio della stessa medaglia che, da milioni di secoli, diventa medaglia al valore di ogni possibile orrore. Dire “Basta, davvero!” è necessario. Direbbe Marcello Veneziani il cui libro “L’amore necessario” è necessario leggere, che l’odio è più facile e meno complesso dell’amore, del sapersi e del saper amare, dell’empatia, del coraggio, dell’impegno collettivo.
L’amore è necessario per mai più consentire, nel privato come nel pubblico, che l’identità di chi identità non ha, possa trovare, proprio nell’odio contro “il nemico”, una perversa possibilità di esprimersi. Quel “nemico alle porte” è l’inferno di ogni teatro di guerra, di ogni strage, di ogni occasione per incendiare un mondo laddove i pompieri della pace devono fare i conti con l’acqua che scarseggia. Laddove i segnali di un futuro senza futuro da preparare per chi nasce, vengono ignorati, bypassati, evasi nel non ascolto e nell’indifferenza. Fino a quando quel “nemico alle porte” busserà anche alla nostra porta. E farlo in nome di Dio, Maometto, Allah, farlo in nome di tradizioni, culture, credenze obsolete che ignorano la fisica quantistica dell’amore che muove il mondo - anzi, che dovrebbe muoverlo”- è quanto di più indegno si possa mettere in atto per tradire la fede di chi crede. La sola rivoluzione possibile è affidare al popolo più perseguitato del mondo - alle donne, ai bambini! - la possibilità di cambiarlo. Sono loro che detengono l’amore necessario a spegnere l’odio.